Al via il Comitato tecnico-scientifico di quindici esperti che dovranno lavorare per redigere, in sei mesi, il Piano strategico per la mobilità a Roma. I nomi degli esperti e gli obiettivi dellamministrazione sono stati illustrati ieri in Campidoglio dal sindaco Gianni Alemanno e dallassessore alle Politiche della Mobilità, Sergio Marchi. A coordinare il Comitato tecnico-scientifico è stato chiamato larchitetto Giancarlo Sapio, presidente dellUria, Unione romana ingegneri architetti. Gli altri membri del Comitato sono Andrea Abodi, Adriano Cerasi, Renato Cecilia, Andrea Carli, Mario Racco, Giuseppe Trieste (per le politiche per i diversamente abili), Mario DAntino, Giancarlo Del Sole, Fabio Pressi, Claudia Bettiol, lex parlamentare ed esperta di questioni aeroportuali avvocato Elda Turco, Vittorio De Benedetti, lavvocato Alessandro Cagnoli (esperto di trasporto pullman privati) e Riccardo Romano. Tutti nomi di grande esperienza in urbanistica, ingegneria, economia dei trasporti, politiche energetiche, normativa istituzionale. Il Comitato si avvarrà di una segreteria tecnica, composta da quattro dirigenti apicali dellamministrazione comunale, con il supporto operativo di tre tecnici esterni.
Tutte le attività saranno supervisionate da un Comitato di coordinamento, composto da quattro docenti universitari guidati dallarchitetto Antonio Tamburrino, docente alluniversità San Pio V ed esponente dellarea di Italia Nostra, e da cinque tecnici comunali coordinati dallingegner Alessandro DArmini. Il lavoro degli esperti sarà gratuito o al minimo del tariffario previsto dai rispettivi Ordini professionali.
Tra le linee guida del futuro Piano, la giunta comunale mette al primo posto «la progressiva e strutturata pedonalizzazione dellarea centrale a valenza storica compresa entro le mura Aureliane e inclusiva della Città del Vaticano». Questo sarà possibile, dice il documento della giunta, «attraverso la pianificazione di nuove infrastrutture quali un innovativo sistema di metropolitane leggere incentrato sullasse della linea metropolitana D». Inoltre, bisognerà puntare sul ripristino della navigabilità del Tevere e individuare una rete infrastrutturale di trasporto che garantisca collegamenti quotidiani con la città.
Le future linee metropolitane, quindi, «dovranno servire i Castelli Romani, larea orientale di Roma e tutta larea costiera da Anzio a Civitavecchia». Le linee ferroviarie dovranno innanzitutto completare lAnello ferroviario e realizzare il collegamento fra Pomezia e lOstiense. Fra le strade è prevista una Bretella Est-Ovest fra lAutostrada del Sole e larea costiera. Infine, fra le linee marittime è prevista la metropolitana del mare fra Anzio e Civitavecchia.
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