È bufera nel corpo dei vigili urbani di Napoli. Una circolare del vicecomandante, il colonnello Antonietta Agliata, avverte: produttività e promozioni sono strettamente collegati allaumento dei verbali di contravvenzione. In pratica, più multe per fare carriera. Il primo a infuriarsi, a quanto riporta il quotidiano di Napoli «Il Mattino», è stato il generale della polizia municipale Luigi Sementa. La lettera è stata, infatti, fatta circolare quando lui non cera. «Tutto nasce - scrive il quotidiano - dallesigenza di dare attuazione al piano degli standard varato dal Comune. Si tratta di un documento di indirizzo che coinvolge tutti i dipendenti comunali, compresi gli uomini della polizia locale. Si chiede a ognuno di lavorare al meglio e si fissano, appunto, degli standard di produzione. Per i vigili gli standard riguardano naturalmente multe, sequestri, presidio del territorio. In genere al raggiungimento degli standard minimi, viene riconosciuto un «premio». In questa occasione, il comando della municipale ha cambiato le carte in tavola: se non viene rispettato lo standard, arriveranno sanzioni. «...Si precisa - si legge infatti nella circolare - che il mancato raggiungimento di tali obiettiva influirà sul giudizio finale connesso alle valutazioni utili per le future progressioni economiche con adozione di consequenziali provvedimenti». Un'altra polemica viene messa in piedi dal sindacato della polizia di Stato. Oggetto dello scontro: il progetto regionale «Esco dentro».
Le scorte ai turisti composte da ex detenuti, volute dall'assessore Corrado Gabriele, non convincono i poliziotti: «Il recupero e lintegrazione degli ex detenuti, tra laltro legittimo e doveroso per una società civile, non può avvenire certamente con queste modalità», ha scritto il Consap in una nota inviata al ministro degli Interni, Roberto Maroni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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