«Più il premier viene a Milano e più continua a perdere voti»

Chiara Campo

«Più viene e si vede, più perde voti. Non credo che per Prodi sia troppo produttivo farsi vedere in giro..». L’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti ironizza sulle frequenti visite del premier a Milano. Tappe fisse che, a parere dell’onorevole di Forza Italia, non porterebbero troppo bene all’indice di gradimento del Prof in città. Tremonti ieri sera ha partecipato all’incontro promosso all’hotel Executive di via don Sturzo per lanciare la manifestazione di sabato a Roma contro la Finanziaria. Protesta in piazza che il presidente del Consiglio, ieri mattina, ha definito «fondata sul nulla». «Sarà vero - ha commentato Tremonti -, visto che Prodi è un grande esperto di nulla, e questo ci deve far riflettere».
La manifestazione del 2 dicembre, afferma l’ex ministro, «non siamo noi a chiederla ma i simpatizzanti e i militanti, e lo faremo in una piazza importante anche per il nome, San Giovanni». La Finanziaria «è tutta sbagliata ed è contro tutti». La sinistra, accusa Tremonti, «quando è stata eletta ha garantito che non avrebbe fatto condoni. Io lo feci perché costretto, altrimenti non sapevo come pagare le pensioni e la sanità. Ma in pochi mesi anche questo Governo ne ha già eseguiti tre: l’indulto, cioè il condono sui delinquenti, e avrebbe dovuto almeno pretendere la pena pecuniaria ma non l’ha fatto; il secondo è il condono sul lavoro nero e il terzo quello marittimo. Ci sarebbe anche il condono agrario, ma lo hanno mascherato». Definisce la Finanziaria «tragicomica e da dilettanti.

Dopo la manovra è già stato previsto meno sviluppo: 1,4% invece dell’1,8% annunciato. Se fosse stata strutturale, il valore sarebbe stato destinato a decrescere, ma è una manovra per lo più di spesa pubblica, dunque va contestata».

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