Se anche nei dintorni della questura centrale, dove certo è altissima la percentuale di poliziotti in circolazione, in una settimana sono state messe a segno otto rapine, allora vuol dire che in città gli standard di sicurezza non vengono garantiti. A lanciare lallarme, in un convegno sul tema, è la Consap (Confederazione sindacale autonoma di polizia).
Sul banco degli imputati ci sono gli indiscriminati tagli alla sicurezza che, a detta del sindacato, stanno avendo ripercussioni significative sulloperatività. E i dati dimostrano come Roma stia vivendo una situazione difficile. Nulla a che fare con le maggiori capitali europee, certo, ma i livelli di criminalità sono in continua e sensibile crescita anche nella città eterna. È raddoppiato il numero degli omicidi a scopo di furto o rapina, in crescita esponenziale (più di 5mila casi ogni anno con un incremento di oltre il 20 per cento dal 2004 al 2006) i reati di lesioni dolose, percosse e minacce. Aumentati in modo considerevole anche i cosiddetti reati di strada: i furti con strappo sono passati in due anni da 1.600 a 2.500; i furti in abitazione sono cresciuti del 30 per cento; i furti di auto, che nel 2005 sono stati 14.500, ora sfiorano quota 20mila. Più che raddoppiate le rapine in abitazione. «I mezzi e gli uomini non ci sono - osserva il segretario generale della Consap Giorgio Innocenzi - con un parco inadeguato e risorse per la manutenzione ridotte al lumicino, con uffici di polizia vetusti e fatiscenti, con le gravi carenze di organico, con il taglio degli straordinari per il personale ed ancora taglio delle linee telefoniche dei commissariati e di tutti gli uffici di polizia, tagli delle indennità di reperibilità e cambio di turno. I poliziotti sono costretti a operare in una perenne emergenza e purtroppo le politiche del governo, con la chiusura delle direzioni centrali, delle scuole di polizia, non lasciano ben sperare per il futuro».
«Lemergenza sicurezza nella capitale - commenta Beatrice Lorenzin, coordinatrice nazionale di Forza Italia giovani - è purtroppo una realtà consolidata. La presenza dei rom nella città è da anni fuori controllo, così come persistono zone franche nello stesso centro storico lasciate in mano a teppisti di varia natura. Si parla tanto di lotta alla criminalità da parte del sindaco, ma poi nei fatti, cosa si fa di concreto per combattere ad esempio la prostituzione per le strade cittadine o rendere sicuri i nostri parchi e le nostre piazze durante la notte? Chiediamo a Veltroni di farsi promotore presso il prefetto e il ministro dellInterno affinché cessi la sperimentazione su Roma del taglio netto delle auto radio in città. Veltroni, sullesempio del sindaco Moratti, chieda inoltre al ministro dellInterno più personale di polizia e mezzi per la capitale».
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