Più spettatori in C che in A

Caro Lussana, una parte del popolo rossoblù non demorde dal proporre assurdi paralleli tra l’affluenza del suo pubblico in serie C e quello dei doriani in A. Qualcuno spieghi ai genoani l’opportunità di guardare alla propria storia. Almeno il paragone sarà più omogeneo (e deludente). Si scoprirà che c’era più gente genoana al Ferraris in serie C (Genoa-Spezia 1-0), al netto dei trasfertisti spezzini, di quanta ce ne fosse allo stesso stadio in serie A (Genoa-Milan 0-8) nel corso del campionato 1954-1955, al netto dei trasfertisti del Milan. Eppure, come chi ha i capelli bianchi ricorda benissimo, il popolo genoano mezzo secolo fa era molto più numeroso d’oggi. Al tempo i doriani erano una esigua minoranza. Prudenzialmente diciamo due doriani per dieci genoani.

I rossoblù di questi tempi sono spinti in massa allo stadio da una sorta di esaltazione da martirio contradditoriamente non disgiunta dalla sindrome di Maramaldo: «Faremo a pezzi la Fermana». Col Cagliari mai furono organizzati traghetti per incontri di serie A o B. Al contrario, nel campionato di C del 70-71 fu organizzata una spedizione via mare per Olbia.

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