Piacere, Gasparin: «Nessuna promessa, ma grandi ambizioni»

Piacere, Gasparin: «Nessuna promessa, ma grandi ambizioni»

(...) un ruolo importante per la prima società europea che gestiva contemporaneamente più club in diverse nazioni, ma questa è un’altra storia. Quando ho chiesto alla famiglia Pozzo di lasciarmi andare hanno capito».
L’incrocio
Mentre a Genova partiva l’era Gasparin, a Torino Beppe Marotta si presentava alla Juventus. Scontato che il neo dirigente blucerchiato si debba misurare con il passato recente della Samp e quel Marotta tanto abile nel suo ruolo quanto amato dalla piazza. Se l’ex ad si è portato alla Juve i suoi uomini, Gasparin e Garrone hanno già scelto Tosi come diesse e Riccardo Pecini per coordinare gli osservatori: «Ho sentito Beppe nei giorni scorsi e gli ho detto che è come se adesso lui fosse in bicicletta sulle tre cime di Lavaredo, ma dalla parte della discesa e io stessi invece scalando lo Zoncolan».
L’allenatore
La prima mossa sarà quella per stabilire il nuovo allenatore. Sia il presidente blucerchiato che il nuovo dg ribadiscono che non c’è nessuna decisione: «Stiamo valutando tra una rosa ristretta di nomi - precisa -. Di Carlo? Con lui ho un ottimo rapporto di amicizia ma non conta nella scelta tecnica». Un altro indizio che però pende a favore dell’attuale tecnico del Chievo è l’identikit che viene fatto sulle caratteristiche della futura guida blucerchiata: «Sono uno che cerca sempre allenatori che sappiano variare il loro modulo tattico in base ai giocatori a disposizione». Si farà presto per poi imbastire il mercato.
Il mercato
«Ripartiamo dai capisaldi, il presidente l’ha già detto - conferma Gasparin-. Per essere all’altezza del doppio impegno dovremo avere una rosa numericamente e qualitativamente all’altezza per evitare che si ripetano i problemi che hanno avuto tutte le squadre che hanno giocato le coppe quest’anno». Né nomi, né obiettivi sui ruoli da rafforzare sono usciti dalla bocca del braccio destro di Garrone anche perché «ho concluso di lavorare ad Udine mercoledì alle 19.30. Prima di buttarci a guardare fuori valuteremo i giocatori dati in prestito».


Tifosi
Quando gli si chiede che cosa promette alla tifoseria sampdoriana risponde: «Non voglio fare proclami: metterò a disposizione tutta la mia professionalità». Intanto la società ha deciso di estendere a tutta la campagna abbonamenti la possibilità di avere la tessera del tifoso gratuitamente.

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