Piano nomadi, sgomberi a passo di lumaca

EMERGENZA A Colli Aniene il campo in via della Martora continua a riempire le cronache per furti, droga e ricettazione

Piano nomadi, avanti adagio, senza fretta, quasi a marcia indietro. Voci tante. Si dice, ad esempio, che le location dei due nuovi campi attrezzati da aggiungere ai 7 già noti (Salone, River, Lombroso, Candoni, Castel Romano, Gordiani, Cesarina) siano già state individuate dal Prefetto: La Barbuta e un’area del XVI municipio. Ma su La Barbuta pende il ricorso al Tar del comune di Ciampino. E nel XVI la popolazione dice no. E’ tutto in alto mare anche sugli sgomberi annunciati. Via minuscoli attendamenti, qualche baracca. Ma il grosso resta lì dov’era. Casilino 900 su tutti. Ma anche la Martora e Tor de’ Cenci. I tre campi, 2mila rom all’incirca, che entro ottobre dovrebbero essere tagliati della metà. Parola di Giuseppe Pecoraro.
Dalla città intanto sale l’impazienza. Anche nelle fila del Pdl. «Accogliamo con favore gli interventi della Questura tesi allo sgombero di due micro-insediamenti alla Magliana, ci chiediamo però quando inizierà lo smantellamento dei grandi campi rom abusivi» afferma il consigliere del XV Augusto Santori, Pdl: «Nel XV Municipio esistono, ad esempio, i due grandi insediamenti di via Marchetti (Muratella) e via Dasti (Magliana), da tempo monitorati dalla Polizia Municipale, ma non si riesce a provvedere. A questo punto – conclude Santori - ci chiediamo se il Piano nomadi non stia procedendo troppo a rilento rispetto al previsto».
Malumore pure a Torre Spaccata: «Il Prefetto aveva dichiarato, nell'incontro pubblico del 13 luglio a Centocelle, che entro settembre-ottobre 2009 il 50% del campo Casilino 900 sarebbe stato sgomberato» rimarca il presidente del comitato di quartiere, Bruno Di Venuta. «Ora mancano pochi giorni alla fine di ottobre. Sarà mantenuta la promessa o per l’ennesima volta ci sarà un rinvio e noi continueremo a respirare veleno? - si chiede Di Venuta - Intanto si è formato un nuovo insediamento proprio alle spalle del Casilino 900, in prossimità di Via Papiria. Una tendopoli che cresce di giorno in giorno». Dieci giorni fa, ricordiamo, a Casilino 900 è stata scoperta dai carabinieri un’attrezzatissima stamperia clandestina.
Un salto dall’altra parte della città, a Colli Aniene, dove il campo della Martora continua a riempire le cronache: furti, traffico di cocaina, ricettazione. La Martora figura nel calendario degli sgomberi. «Ma è come se qualcuno avesse alzato un muro di gomma, non si sa più niente» protesta Giuseppe Martucci, presidente dell’associazione di quartiere Colli Aniene: «Speravamo che il Prefetto potesse incontrarci. Niente, non ci fila di pezza». E nel frattempo? «Al campo continua il viavai di furgoni, traffici, merce rubata. La sera i fumi degli incendi appestano l’aria. Vengono quasi ogni giorno i vigili del fuoco. Non se ne può più». Nel XII Municipio, invece, è ufficiale: «Tor de’ Cenci verrà dimezzato solo a fine anno» dice il mini-sindaco, Pasquale Calzetta. Insomma, un rinvio secco di due mesi. Per ora.
Sgomberi fermi, ma nomadi all’assalto. Giorni fa Bici Roma ha denunciato le aggressioni di baby-gang di rom ai danni di isolati ciclisti, all’altezza del campo del Foro Italico. Un fatto inquietante, visto il precedente di Moriccioli. Il Foro Italico è un altro di quelli da sgomberare.

«Su piste ciclabili e rom serve un cambio di passo» ammette Fabrizio Santori, presidente della commissione comunale sicurezza.
Nessuno ha la bacchetta magica. Però, confessiamolo. Dal commissario governativo all’emergenza rom, Giuseppe Pecoraro, uomo che parla con i fatti di solito, in questi mesi era lecito aspettarsi qualcosa di più.

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