Un piano strategico sulla mobilità per «stappare» le consolari intasate

Un piano strategico sulla mobilità per «stappare» le consolari intasate

Tiburtina: al via il raddoppio, fine lavori nel 2012. Alemanno annuncia un grande piano strategico della mobilità per «stappare» Roma: «Ci sono molte consolari su cui intervenire». A dare il via al cantiere sulla Tiburtina, ieri, il sindaco stesso, l’assessore ai lavori pubblici Fabrizio Ghera, il presidente dell’Unione Industriali Aurelio Regina, il minisindaco Ivano Caradonna. «Un’opera storica», la definisce il primo cittadino. «Un intervento che gli abitanti aspettavano da molti anni - aggiunge Ghera - che migliorerà la vivibilità della zona e il collegamento fra Roma e Tivoli». Un’opera fondamentale anche per le imprese: «Significa mettere in moto lo sviluppo di un territorio che conta oltre 400 aziende», afferma Regina.
A cose fatte, sarà né più né meno che la fine di un incubo. Oggi il traffico sulla Tiburtina è allucinante a tutte le ore del giorno. Un inferno di lamiere, clacson, tubi di scappamento. Un calvario per i pendolari fra Roma e il triangolo industriale e, più a nord, la zona di Guidonia, Palombara, Tivoli, Vicovaro (100mila abitanti). Oltre 500 le corse giornaliere dei mezzi Cotral sulla consolare. Il traffico inizia già alle 7 del mattino, nelle ore di punta si viaggia a passo d’uomo. Tutto questo è destinato a finire entro 3 anni. Il progetto prevede l’allargamento della Tiburtina a due corsie per senso di marcia per le auto, più due corsie centrali per i mezzi pubblici, nel tratto di 6,5 chilometri che va da Rebibbia, capolinea della metro B, a via Marco Simone, ai confini col comune di Guidonia. Grazie al corridoio centrale i mezzi pubblici impiegheranno pochi minuti da Guidonia a Rebibbia. E saranno ridotti al minimo i semafori. Interamente rifatta anche la rete di servizi.
Il costo dell’intervento, finanziato dal Comune con i fondi di Roma Capitale e dalla Regione Lazio, è complessivamente di 97,994 milioni. L’appalto prevede la consegna dell’opera esattamente a giugno 2012. «Ma noi staremo addosso alla ditta perché rispetti i tempi - assicura Alemanno -. Quando si apre un cantiere, bisogna garantire che i disagi per la cittadinanza durino il meno possibile».
Alcuni lavori sono già partiti. In corso gli ultimi scavi archeologici e la bonifica degli ordigni bellici. Dopo agosto inizierà la costruzione del sottopasso di Settecamini, destinato a bypassare i ritrovamenti dell’antica Roma imperiale e salvaguardare il traffico locale di Case Rosse, Setteville e via Marco Simone. Infine, nel 2010, si apriranno i cantieri veri e propri del raddoppio. Il traffico scorrerà su una sola corsia e in parte sulle complanari. Ma nei piani del Comune per il futuro non c’è solo la Tiburtina. Secondo Alemanno, «ci sono molte altre consolari su cui intervenire e presto presenteremo un piano strategico della mobilità». «Il mostro del traffico va domato - rimarca il sindaco - in tanti anni le consolari sono rimaste della stessa ampiezza, ma si sono caricate di un peso urbanistico fatto di tante case e tante industrie. È come se su un ramo sottile si fossero poggiati tanti pesi».


«In ogni caso - aggiunge Alemanno rispondendo alle domande dei giornalisti - si farà in modo di privilegiare il trasporto pubblico attraverso apposite corsie preferenziali». Esempio tipico, viale Palmiro Togliatti: «Il corridoio era stato già progettato, ma poi ci hanno messo dentro altre cose: parcheggi e piste ciclabili. Noi vogliamo mettere al centro della strada gli autobus».

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