Milano - Le borse europee hanno recuperato in una sola seduta circa 332 miliardi di capitalizzazione, dopo che nelle quattro giornate precedenti avevano bruciato oltre 440 miliardi. L’indice Dow Jones Eurostoxx 600, composto dai 600 maggiori titoli delle 18 principali borse del vecchio continente, ha recuperato il 7,15% rispetto ai 4.654 miliardi di capitalizzazione con cui si era chiusa l’ottava precedente. Il Dax di Francoforte ha guadagnato il 5,30%, il Cac40 di Parigi il 9,66%, a Londra il Ftse 100 si ferma a +5,16%. Anche a Milano indici più che positivi, il Ftse It All ha chiuso a +10,50%, il Ftse Mib a +11,28%.
Piazza Affari In una seduta Piazza Affari recupera quasi completamente il terreno perso in una settimana resa drammatica dai timori di contagio della crisi greca e reagisce con un balzo inusitato al piano di aiuti messo a punto la notte scorsa dall’Unione Europe: balzo a due cifre per il Ftse Mib, +11,28% a 20.971 punti, e per l’All Share, +10,49% a 21.547 punti. Spiccano il volo i bancari, con Unicredit oltre +20%. Milano, che era stata tra le più colpite dall’ondata di panico della scorsa settimana è oggi tra le migliori piazze in Europa, tutte più che brillanti. L’ok Ue al piano di sostegno dell’euro è stato il propellente, cui si è aggiunto, sul piano economico, il dato positivo sulla produzione industriale in Italia a marzo; l’apertura positiva di Wall Street, con gli indici che procedono in rialzo di oltre 4 punti percentuali, ha fatto il resto. Volano i titoli finanziari, che più avevano perso terreno la scorsa settimana; balzi nel comparto industriale, bene gli energetici con il prezzo del petrolio in risalita, su anche Telecom Italia. Più prudenti le utilities, che si erano meglio difese la scorsa settimana; pochissimi i segni negativi sul listino completo. Balzano anche gli scambi, che sfiorano i 7 miliardi di controvalore gli scambi fermandosi in chiusura a 6,99 miliardi di euro, il nuovo record dell’anno.
L'euro non convince L’euro rimbalza ma, per ora, non convince perchè attende conferme. Roberto mialich, analista di unicredit, rileva come nella prima parte della mattinata sia tornata tra gli investitori una certa propensione al rischio. Il rimbalzo delle borse, seppur cospicuo nelle percentuali, è visto infatti come una normale reazione alla grande depressione della scorsa settimana, direttamente collegato all’euforia per l’intesa raggiunta nella nottata a bruxelles. Tuttavia, sottolinea mialich, "Ora c’è da capire bene come questo fondo verrà finanziato: è un’incertezza non da poco e spiega perchè l’euro fa fatica a tenere quota 1,30 dollari". "L’incertezza sulla crisi resta infatti elevata e pertanto risulta quasi scontato per gli esperti non escludere un ’downsidè dell’euro nel breve periodo.
"Se il ritracciamento in corso nel brevissimo potrà proseguire, con potenziale verso l’alto entro 1,3256, non si può ancora escludere che poco più in là sia sufficiente una nuova scintilla per ricondurre il cambio in area 1,25 o poco sotto", sostiene asmara jamaleh di intesa sanpaolo, secondo cui il supporto tecnico più forte si trova a quota 1,2328.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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