La Royal Horticultural Society, istituzione assolutamente britannica nel nome e nello spirito, si è imposta il compito di verificare un mito: parlare alle piante fa bene. Funziona, e le fa stare meglio. L'hanno provato, in effetti, ma ai signori di un istituto così prestigioso non bastava: hanno voluto anche scoprire se la voce più efficace sia quella degli uomini (come supponevano) o delle donne. La risposta è stata chiara, e misurata in termini di centimetri: le piante gradiscono soprattutto essere coccolate dalle chiacchiere femminili. Lo provano fino a 5 centimetri di altezza in più guadagnata dagli esemplari che hanno ascoltato voci di donne rispetto a quelle nutrite dai toni maschili.
La vincitrice, la voce col vero pollice verde, è stata quella di Sarah Darwin: pro-pronipote di Charles Darwin, ha letto alle sue piantine di pomodoro il celebre saggio dell'avo, L'Origine delle specie. E ha funzionato a meraviglia: le sue piante sono cresciute 5 centimetri in più rispetto a quelle cullate da voce maschile (il termine di paragone era la più suadente, botanicamente parlando) e, comunque, un centimetro e mezzo in più rispetto alla seconda classificata.
Il risultato ha stupito gli esperti: all'inizio erano convinti che le voci maschili fossero più «stimolanti». L'esperimento è durato un mese: ogni pianta di pomodori era collegata a delle cuffie e ascoltava una singola voce; due piantine «di controllo» sono state coltivate in silenzio. Alla fine, in media le voci femminili hanno fatto crescere le piante due centimetri e mezzo in più; alcuni uomini sono stati così poco efficaci da essere sconfitti perfino dalle piante cresciute in silenzio.
Le piante? Crescono meglio se cullate da una voce di donna
L'esperimento dei botanici inglesi: i pomodori più rigogliosi sono quelli che hanno «ascoltato» la voce della pro-pronipote di Charles Darwin
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