Piazza Affari chiude in calo una seduta nervosa. Il Ftse Mib ha segnato un -0,47% a 14.741 punti, mentre l'All Share cede lo 0,34%. Gli indici hanno aperto in deciso calo per invertire rotta e poi oscillare intorno alla parità al termine della prima parte della mattinata. Tonici attorno al giro di boa della metà seduta, sono tornati in calo sul finale, con Wall Street contrastata, dopo l'apertura in rialzo, affossata dal dato deludente sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, salite del 9,3%. I mercati aspettano gli esiti del salvataggio della Grecia e del dibattito sul fondo salva-stati. Domani arrivano ad Atene gli ispettori della troika, mentre si fanno meno eclatanti le aspettative sulle nuove misure da prendere per difendere euro e banche europee. Malgrado la chiusura col segno meno, Milano è comunque quella che, tra le principale piazze europee, registra perdite minori. Sul paniere principale, a due velocità i bancari: male Ubi (-2,60%) e Bpm (-1,56%, all'indomani del cda che ha approvato la riforma delle governance e fissato in 800 milioni l'ammontare dell'aumento di capitale). Poco sotto la parità Unicredit (-0,19%) e Intesa sp (-0,09%). Bene Banco popolare (+0,84%) e Mps (+0,76%). Ok Mediobanca (+0,25%). In rialzo, anche se lontano dai massimi di giornata, Fonsai (+1,20%).Contrastati anche gli energetici: bene Enel (+0,56%), Enel Gp (+1,69%) e A2a (+2,37%). In calo Eni (-0,83%), Saipem (-3,15%) e Tenaris (-4,37%). Tra gli industriali, molto bene Impregilo (+3,45%). Ok Fiat (+0.53%) e Pirelli (+0,55%). Male il titolo industrial (-2,90%). Giù Tod's (-2,46%). Ok Lottomatica (+2,54%).
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