Piazza Affari chiude in calo, Ftse Mib -0,13%. Salgono le banche

Piazza Affari chiude in lieve calo una seduta nervosa, influenzata dal tonfo dei mercati asiatici e dai nuovi timori sul debito dell'Irlanda. L'indice Ftse Mib ha segnato un -0,13% a 20.829 punti, mentre l'All Share cede lo 0,17%. Dopo un avvio in profondo rosso, con un calo che ha superato i due punti percentuali, gli indici hanno azzerato le perdite e virato al rialzo a metà seduta, per poi invertire la rotta sul finale, con Wall Street che procedeva negativa. Sul paniere principale, in luce Parmalat (+3,96%), dopo la trimestrale, e i bancari (di rimbalzo dopo una prima parte della mattinata difficile), con Banco popolare (+4,34% in attesa dei conti), Monte dei Paschi (+2,72%), Bpm (+1,91%), Unicredit (+1,11%). Più deboli Intesa Sanpaolo (+0,43%) e Ubi (+0,42%, in attesa dei conti). Maglia nera del listino è Geox (-8,26%), affossata dai conti dei primi nove mesi dell'anno: la società ha comunicato che l'utile netto del periodo è stato pari a 72,4 milioni, in calo rispetto ai primi nove mesi del 2009. Penalizzata dai conti e dai report degli analisti anche Bulgari (-4,77%), mentre prosegue il trend negativo di Fonsai (-1,47%); la controllante Premafin, invece, chiude in lieve rialzo, (+0,22%), dopo i conti. Negativi gli energetici con Eni (-1,16%), Saipem (-1,79%) ed Enel (-0,43%). In forte calo Buzzi (-2,92%). Bene St (+1,82%) dopo il calo di ieri). Tra gli altri titoli, bene Saras (+2,04%) dopo la trimestrale, mentre continua la curva discendente della Lazio (-9,20%)dopo la perdita del primo posto nella Serie A del campionato di calcio.
Le Borse estere. Le Borse europee chiudono in calo, salvo Francoforte, dove il Dax avanza dello 0,17%, ma riducono notevolmente le perdite rispetto al tonfo di inizio seduta.

I timori di una crisi del debito irlandese, che avevano spinto le vendite in apertura, si sono infatti affievoliti nel corso della sessione grazie alle smentite dei leader Ue. Il Ftse100 di Londra perde lo 0,32% e il Cac40 di Parigi scivola dello 0,94%.

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