Chiusura in lieve calo per la Borsa valori al termine di una seduta nervosa e incerta, caratterizzata da diverse inversioni di tendenza. L'indice Ftse Mib segna un -0,24%, a 19.934 punti, All Share a -0,11%. Con un paio di tentativi di rialzo non riusciti, Piazza Affari ancora una volta conclude la giornata come fanalino di coda tra le borse europee. Avvio positivo, poi ritorno sulla parità, nuovo scatto nel pomeriggio dopo che la Bce ha ritoccato come previsto i tassi di interesse, introducendo anche misure favorevoli sui titoli di debito portoghesi, che anche con rating basso saranno accettati come collaterali. Nonostante queste premesse, e i buoni dati Usa, con i sussidi di disoccupazione in calo superiore al previsto, il mercato ha chiuso in calando, zavorrata dall'improvviso calo di Unicredit. Sul titolo di Piazza Cordusio (ribasso del 4,23%) avrebbero pesato tra l'altro voci su un futuro aumento di capitale. Male anche le altre big bancarie: Intesa ha perso il 2,59%, Banco Popolare l'1,17%, Monte Paschi lo 0,65%. Tra gli altri finanziari Fonsai cede il 5,28%, in attesa del verdetto dell'Antitrust, che ha comunicato a mercati chiusi il via libera all'accordo tra Premafin e Unicredit. Bene l'energia, con Enel +1,51%, Enel Green Power +3,21%, Saipem +2,01%. Tenaris guadagna il 3,49%. Negativa invece A2A (-1,14%) il cui consiglio di sorveglianza ha esaminato lo stato della trattativa con Edf su Edison, chiedendo al consiglio di gestione miglioramenti rispetto alle ipotesi di accordo. In ribasso Fiat, con un -2,16%: Exor a +1,34%, Pirelli +2,06%. Parmalat riguadagna terreno, con un +1,67%, in attesa della chiusura dell'Opa, domani, e delle possibili mosse di Lactalis.
Le Borse estere. Le Borse europee chiudono contrastate.
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