Chiusura di seduta in calo per la Borsa valori, trascinata all'ingiù dalla debolezza del settore bancario, toccato come in Spagna dai timori sulla tenuta dei conti pubblici in Irlanda. L'indice Ftse Mib termina con un -1,28%, a 21.194 punti, mentre l'All Share cede l'1,16%. Per Piazza Affari una seduta difficile, in controtendenza rispetto agli altri mercati che si sono allineati sulla parità, a parte Madrid anch'essa toccata dal problema irlandese. Dopo un avvio positivo (+0,4%) ha avuto il sopravvento la preoccupazione per la realizzabilità dei tagli al bilancio di Dublino. Bank of Ireland è caduta, e di riflesso hanno perso terreno le banche spagnoli e italiane. Non hanno aiutato nel pomeriggio i dati migliori delle attese sulla crescita dell'occupazione negli Usa, con Wall Street che ha mostrato poco entusiasmo. Scambi in crescita, a 3,1 miliardi di euro. Perdite notevoli dunque per le banche: Ubi (-4,08%), Monte Paschi (-4,27%), Unicredit (2,99%), Intesa (3,01%). Poco meglio Banco Popolare sostenuto da un report favorevole di Crédit Suisse. Giù anche le assicurazioni, con Fonsai -1,60%. Nell'energia A2A cede l'1,83%, Enel -0,91%, mentre Egp limita i danni nel finale circoscrivendo il ribasso a un -0,31%, non lontano dal prezzo di collocamento: Eni a -0,49%. Bene Tenaris (+3,15%) dopo la trimestrale migliore delle attese. I conti diffusi ieri invece causano un netto calo per Telecom (-2,54%); delusione tra gli operatori, fioccano i report negativi tra cui Goldman Sachs. Male i cementi, con Buzzi -1,31%, Italcementi -2,11%, Impregilo -2,07%.
Rialzo per Fiat (+2,08%), Exor a +1,56%.Le Borse estere. Chiusura positiva per le altre Borse europee. A Londra l'indice Ftse 100 guadagna lo 0,21%. A Francoforte il Dax avanza dello 0,29% a 6.754,20 punti, mentre Parigi chiude invariata.
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