Piazza Affari chiude il 2009 con una seduta incerta e povera di spunti, in un clima festivo con scambi ridotti a 1,1 miliardi di controvalore: dopo cinque rialzi consecutivi, il Ftse Mib cede in chiusura lo 0,55% a 23.248 punti e l'All Share lo 0,45%. La Borsa di Milano si è mossa oggi in linea con le altre piazze europee; dopo una mattinata incerta, gli indici hanno recuperato terreno all'apertura di Wall Street, per poi ripiegare nelle battute finali.
Protagonisti della seduta i titoli delle autostrade, dopo l'annuncio delle nuove tariffe 2010: Atlantia chiude in rialzo dello 0,77% e, fuori dal Ftse Mib, Autostrada To-Mi +1,98% e Sias +1,79%. In rosso il comparto bancario, con Intesa Sanpaolo -1,41% e Unicredit -0,74% dopo la conferma che il prossimo 7 gennaio si riunirà il cda per mettere a punto i dettagli dell'aumento di capitale; Banco Popolare (-1,13%), dopo l'acquisto di buona parte dei diritti inoptati dell'aumento di capitale di Italease (+4,75%), ha annunciato che comprerà le restanti azioni per poi chiedere la revoca della quotazione della controllata. Tra gli assicurativi, reduci dal rally di fine anno, Generali cede lo 0,9% e Fonsai lo 0,36%, mentre Unipol riesce a conquistare il segno positivo (+0,16%). Nel comparto energetico, Eni cede lo 0,39% ed Enel lo 0,37%, ma Saipem, in controtendenza, chiude in rialzo dello 0,21%; bene anche Snam rete gas (+0,58%) e Terna (+0,17%). In rosso Fiat (-0,68%), mentre la controllante Exor spicca a +1,42%; nuova seduta positiva per Lottomatica (+1,23%), che vanta però un bilancio di Borsa tra i peggiori nel 2009. In calo Telecom Italia (-0,64%).
Le Borse estere. Chiudono in negativo le borse europee. A Londra l'indice Ftse 100 perde lo 0,73% mentre a Parigi il Cac 40 cede lo 0,62%. Francoforte aveva chiuso nel primo pomeriggio con il Dax a -0,9%.
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