Chiusura di seduta in netto calo per la Borsa valori, che solo nel finale recupera qualcosa rispetto ai minimi:indice Ftse Mib a 21.787 punti, (-1,11%), All Share 0,97%. Per Piazza Affari una giornata negativa, già avviata al ribasso in apertura. Tornano i timori di un rallentamento dell'economia, dopo la diminuzione del prezzo delle materie prime, e il dato sulla produzione industriale a marzo nella zona euro, che segna un inaspettato calo. Disturba inoltre il nuovo aumento dei requisiti di riserva obbligatoria per le banche deciso in Cina. Il mercato ha toccato fino a un minimo del -1,6%, recuperando punti nel pomeriggio grazie alla tenuta di Wall Street. Comparto bancario selettivo, con Bpm in rialzo dell'1,16% in attesa di novità dal cda, e Monte Paschi +0,38%. Giù Banco Popolare (-1,65%) e Intesa (-1,77%). Nell'energia pesa il calo del petrolio, con Eni -1,31%, Saipem -1,65%, Enel -1,35%. Prysmian cede il 2,64% con una trimestrale che vede l'utile in calo. Fiat perde il 2,39%, con Industrial -1,46% ed Exor l'1,68%, Sale Impregilo (+3,13%) dopo che il Tribunale del Riesame di Napoli ha respinto una nuova richiesta della Procura per il sequestro cautelare di 245 milioni di euro relativo alla vicenda rifiuti. Bene Campari (+2,42%) dopo la trimestrale, in quota Parmalat (+0,15%) sopra i 2,60 euro, con gli operatori che si attendono dal cda la richiesta di un aumento del prezzo dell'Opa.
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