Chiusura di seduta in calo per la Borsa valori, di riflesso alla debolezza di Wall Street e ai dati macro Usa non soddisfacenti. L'indice Ftse Mib segna un -0,53%, a 21.250 punti; stessa variazione per l'All Share. Piazza Affari pur cedendo terreno ha fatto un pò meglio delle altre Borse europee, in una seduta condizionata dal mercato Usa e dalle preoccupazioni per l'atteso programma di sostegno finanziario, con il riacquisto di bond, che la Federal Reserve dovrebbe annunciare la prossima settimana. Male nel pomeriggio gli ordini di beni durevoli a settembre, che segnano un calo, escluso il settore dei trasporti. Scambi nella media, a 2,5 miliardi di controvalore. Banche deboli dopo un report di Moody's negativo sul settore in Italia. Banco Popolare chiude nuovamente in calo con un -2,76%, dopo che l'istituto ha emesso bond per 750 milioni di euro, a due giorni di distanza dall'annuncio dell'aumento di capitale per due miliardi. Altro calo per Monte Paschi (-1,55%), Bpm -1,17%, Ubi +0,58%, Intesa e Unicredit sulla parità. Vola St (+4,16%) dopo risultati trimestrali superiori alle attese e buone previsioni per la chiusura dell'anno. Rialzi per Atlantia (+1,07%) e Finmeccanica (+1,27%). Exor (+0,67%) beneficia di un report positivo di Goldman Sachs, mentre Fiat cede l'1,73%. Nell'energia ribasso per Eni (-1,94%) dopo che Barclays rivede al ribasso target price e giudizio, Snam segna -1,48% dopo una trimestrale positiva, con prese di beneficio per il titolo giunto ai massimi. Nel lusso Bulgari perde il 2,94%, Geox l'1,67%. Sul resto del listino ancora un balzo di Vita (+12,49%), calo per la Lazio (-14,19%).
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