Chiusura di seduta in forte calo per la Borsa valori, che non riesce ad arginare l'ondata di vendite e deve subire un nuovo deciso arretramento della quota dopo quello di giovedì. L'indice Ftse Mib segna un -2,75%, a 20.815 punti, stessa variazione anche per l'All Share. Il calo complessivo nelle ultime tre giornate ammonta così al -7,1%. Piazza Affari registra la peggior performance in Europa, insieme a Parigi, zavorrata dalle banche, dai media e dall'andamento di Fiat, che risente del botta e risposta con il governo su incentivi e Termini Imerese. A spaventare le borse, in alcuni momenti vittime quasi di un «panic selling» è sempre la situazione dei conti pubblici per Spagna e Portogallo. L'avvio incerto di Wall Street dopo i dati contraddittori sulla disoccupazione Usa (a gennaio si perdono a sorpresa altri 20mila posti, ma il tasso di disoccupazione scende ai minimi da 5 mesi al 9,7%) non ha favorito la tenuta del listino. Scambi in crescita, a 4,8 miliardi di euro di controvalore. Fiat chiude con una perdita del 4,29%, con il mercato disorientato dalla vicenda incentivi, di cui l'azienda nega di voler usufruire, ma che in realtà potrebbero aiutare le vendite. Sullo sfondo sempre la questione di Termini; oggi il vertice al ministero con azienda e sindacati. La casa torinese accusa anche la debolezza del settore auto. In calo Exor (-3,53%), mentre Pirelli (-5,44%) cede posizioni anche risentendo del calo di Pirelli Re (-3,34%). Debole il settore bancario, di riflesso all'andamento in Europa, con Unicredit -2,06%, Intesa -4,03%, Bpm -4,36% e Banco Popolare -3,06%. Nel settore finanziario in difficoltà il risparmio gestito, con Azimut -8,66%, Mediolanum -3,24% e Banca Generali -6,36%. Nell'energia resistono i più difensivi come Snam (-0,5%) e Terna (-0,4%), Eni cede il 3%, Enel il 2,4%, A2A il 2,6%. Male i media, con L'Espresso -6,04% e Rcs -6,14%. Telecom, altalenante nella seduta, con anche fasi di rialzo, cede alla fine il 2,96%, mentre dal governo non sembra provenire un orientamento univoco sul futuro del gruppo.
Le Borse estere. Chiusura in terreno negativo per le piazze europee che si mantengono comunque lontane dai minimi. Male Madrid, dove l'indice Ibex 35 ridimensiona però il crollo di ieri con una discesa dell'1,35%. Anche il Psi 20 di Lisbona cede l'1,36%, mostrando un recupero rispetto al profondo rosso di ieri.
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