Chiusura in lieve ribasso per la Borsa valori al termine di una seduta volatile e incerta, con gli investitori propensi solo a iniziative di trading. Il mercato ha pagato tra l'altro la stretta di politica monetaria decisa dalla Cina, che potrebbe rallentare la ripresa. L'indice Ftse Mib segna -0,19%, a 21.035 punti, l'All Share -0,20%. Piazza Affari ha iniziato la seduta con buon piglio salendo a un massimo del +1,2%. A metà seduta la spinta si è affievolita, dopo i dati deludenti dell'eurozona su Pil e produzione industriale nell'ultima parte del 2009; nel pomeriggio il dietrofront, con l'indice che ha toccato un minimo del -0,8%, sull'apertura negativa di Wall Street e i contraddittori dati Usa. Scambi in calo, a 2,8 miliardi di euro di controvalore. Eni chiude con un rialzo dell'1,09%, sulla spinta dei risultati 2009 migliori delle attese annunciati in mattinata. Bene anche il resto del settore energetico, con Enel +1,06%, Snam Gas +1,10%, Terna +0,95%. Forte rialzo per Campari (+5,09%) di riflesso alle previsioni di crescita diffuse dal concorrente Diageo; ancora tra le blue chip bene l'Espresso e Lottomatica. Giornata negativa per Fiat, che termina con un -3,13% scontando la debolezza del settore auto in Europa, in particolare in Francia. Giù Pirelli (-1,44%). Male i ciclici, con Impregilo -2,24%, Buzzi -2,75%, Italcementi -3,17%. Restano deboli le banche, con la sola Intesa in rialzo (+0,38%) su nuove voci di vicina soluzione per il patto Generali-Agricole. Giù Unicredit (-1,64%) ancora di più Bpm (-2,52%) e Banco Popolare (-1,97%) dopo che Fondazione Carilucca ha annunciato di esercitare l'opzione di vendita della quota rimanente nella Cassa, che dovrebbe tradursi in un esborso di 323 milioni per il Banco. Nel settore consumer in calo Indesit (-3,4%) e Piaggio (-3,9%).
Le Borse estere. Chiusura debole anche per le principali Borse europee.
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