Chiusura di seduta in forte calo per la Borsa valori, che cede nettamente sul finale, di riflesso a Wall Street, alla notizia che la Sec ha accusato Goldman Sachs di frode per la vendita di prodotti derivati basati sui mutui subprime. L'indice Ftse Mib segna così un -2,26%, a 23.007 punti, mentre l'All Share cede il 2,08%. Per Piazza Affari una giornata negativa già dall'apertura, dopo il calo di Tokyo nella notte e nuovi timori legati alla crisi greca. Nel pomeriggio il ribasso si è via via ampliato, anche per i contradditori dati Usa: bene quelli sull'apertura di nuovi cantieri a marzo, decisamente deludente invece la fiducia dei consumatori, in calo mentre ci si attendeva un rialzo. Nel finale arrivava poi la «bomba» Goldman a peggiorare tutto. Scambi comunque in decisa crescita, a 3,7 miliardi di euro di controvalore. I titoli che hanno subito risentito più pesantemente delle accuse mosse a Goldman sono i finanziari: giù le banche, con Mediobanca -3,75%, Unicredit -3,83%, Banco Popolare -3,61%, Intesa -3,03% e Bpm -2,96%; giù anche gli assicurativi e il risparmio gestito, con Mediolanum -3,18%, Generali -2,93% anche su un report negativo. Nell'energia Eni cede l'1,57%, Enel l'1,06%, debole Saipem (-3,17%), tiene Snam. Prysmian perde il 4,45% su previsioni di un calo dei volumi comune a tutto il mercato nel primo trimestre. Chiude in rialzo Buzzi (+1,63%), Fiat contiene le vendite (-0,56%) nonostante il calo delle immatricolazioni in Europa e della quota di mercato. Nell'industria sale Piaggio (+2,43%) dopo che il presidente Colaninno ha parlato in assemblea di un primo trimestre positivo e di previsioni di crescita delle vendite di Ape.
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