Chiusura di seduta in ribasso per la Borsa valori, che accusa nel pomeriggio l'andamento negativo di Wall Street, compromettendo così una mattinata favorevole. L'indice Ftse Mib registra una perdita dello 0,43%, a 22.687 punti, mentre l'All Share cede lo 0,28%. Impennata degli scambi, a 3,9 miliardi di euro, nel giorno delle scadenze tecniche trimestrali. Per Piazza Affari una giornata a doppia velocità, caratterizzata da un buon avvio, con massimo a +1,1% e numerosi spunti selettivi su titoli, in assenza di dati macroeconomici. Nel pomeriggio il dietrofront, con Wall Street negativa sulla discesa del petrolio, calato sotto gli 80 dollari per l'impennata del dollaro sull'euro, mentre l'indice è arrivato a toccare un minimo del -0,8%. Chiudono pressochè tutte in negativo le banche, a parte Ubi (+0,4%) in attesa domani dei conti 2009. Intesa passa da un massimo di oltre il 2% prima della diffusione del bilancio a una chiusura del -2,41%; l'utile segna un progresso del 9,9% e torna il dividendo, ma gli analisti sottolineano il calo del 28% dell'utile senza le componenti non ricorrenti. Giù anche Unicredit (-0,93%) e Banco Popolare. Meglio gli assicurativi dove spicca il +3,46% di Unipol, promossa da un analista, con FonSai a +1,02%. Nei cementi sale Buzzi a +2,40%, con Italcementi +0,74%. Fiat cede lo 0,48%, peggio Exor -1,79%. Ansaldo cede l'1,75% e Impregilo l'1,67%. Nell'energia recupera leggermente Enel (+0,30%), Eni cede lo 0,75%, Saipem a +1,80% su un report positivo, Terna +0,86%. Male Fastweb (-1,66%) per cui tornano le preoccupazioni su un possibile commissariamento della società da parte del Gip. Giù i media, con Mondadori (-1,21%) prossima all'uscita, lunedì, dal paniere del Ftse Mib; L'Espresso -1,53%.
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