Piazza Affari chiude sui minimi una seduta volatile con Wall Street che procede col segno meno, malgrado il dato positivo sulle vendite di nuove case negli Stati Uniti. Il Ftse Mib ha segnato un -0,29% a 21.929 punti, mentre l'All Share ha ceduto lo 0,31%. Dopo un avvio in lieve calo, gli indici hanno oscillato per tutta la seduta sui timori per il prezzo del greggio e le conseguenze della crisi libica. Piazza Affari fallisce il rimbalzo tentato sulla scia del dato Usa, ma limita comunque i danni. Sul paniere principale, contrastate le banche dopo una seduta brillante. Bene Banco Popolare (+1,52%), Unicredit (+0,76%), e Intesa Sp (+0,85%). Scendono Mediobanca (-0,67%), e Ubi (-0,27%). Fonsai guadagna lo 0,30% dopo una seduta brillante sull'onda dei risultati preliminari del 2010; Generali segna +0,69% mentre è ancora in corso il cda. Falliscono il rimbalzo i titoli delle società più esposte in Libia: Eni -1,16%, Finmeccanica -1,65%, Impregilo e Ansaldo sulla parità. In netto ribasso Saipem (-2,15%) e Tenaris (-2,41%), penalizzate dal prezzo del petrolio. Male anche i titoli della scuderia Agnelli: Fiat industrial (-1,91%), Fiat (-1,62%), ed Exor (-2,01%), così come Pirelli (-2,88%). Fuori dal paniere principale, balzo di Telecom Italia Media (+4,47%) dopo i risultati preliminari del 2010. Rimbalza Geox (+3,99%).
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