Nuova giornata di passione per la Borsa di Milano, che prosegue il calo di venerdì e archivia una seduta decisamente negativa: il Ftse Mib, arrivato a cedere fino al 5,6%, si ferma in chiusura a -4,83% a 14.333 punti e l'All Share perde il 4,73% a 15.200. Il mercato risente delle nuove preoccupazioni per il debito dell'Eurozona, con tutte le principali piazze europee in deciso ribasso mentre Wall Street resta chiusa per il Labour Day. Torna a impennarsi la forbice Btp-Bund, balzata su nuovi record: di pari passo anche gli indici sono tornati a sfiorare i minimi dell'anno. A Milano è rosso compatto sul paniere principale, con le banche che sprofondano e accusano anche un report negativo di Nomura. Molto sottili gli scambi: complice la chiusura di Wall Street, restano fermi a meno di 1,7 miliardi di controvalore. Guida i ribassi il comparto bancario, con Unicredit maglia nera del Ftse Mib con un calo del 7,3%; giù anche Intesa Sanpaolo (-6,96%) e, tra gli assicurativi, Fonsai (-7,24%). In rosso tutte i finanziari, dalle banche popolari (Bpm -5,48%, Ubi Banca -4,62%) a Generali (-3,59%).Contiene le perdite solo Mediobanca (-0,4%).Pesante Exor (-7,01%) a lungo sospesa in asta di volatilità; nella galassia del Lingotto Fiat cede il 6,46% e Fiat Industrial il 6,74%. Tra gli industriali, Pirelli segna -4,48% e Finmeccanica il 5,9%; male Impregilo (-5,84%). Scivoloni anche nel comparto energetico: Enel cede il 4,37%, Eni il 4,36%, Saipem il 6,11% e Tenaris il 5,76%. In calo Mediaset (-5,7%), Stm (-5,33%) e Telecom Italia (-4,05%); giù Parmalat (-3,37%) e Atlantia (-4,35%). Fuori dal Ftse Mib male, tra gli altri, Saras (-10,27%) e Ferragamo (-8,01%). Segno negativo anche per Edison (-3,34%) nel giorno del rinvio dei termini per rinnovare gli accordi parasociali tra i soci italiani ed Edf.
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