Piazza Fellini: un omaggio al grande Maestro

Presentato ad Hollywood, al  Los Angeles Italia Film Fashion and Art Fest

Appena finito il Festival di Sanremo, Elisabetta Canalis vola in California per far da madrina alla VII edizione del «Los Angeles Italia-Film Fashion and Art Fest», che da domenica 19 prosegue fino al 25 febbraio.

Cornice della manifestazione, che si svolge nella settimana precedente la consegna dei Premi Oscar, è il «Chinese 6 Theatre» proprio sulla «Walk of fame» di Hollywood. 

Nel programma c’è una serata dedicata a Vasco Rossi e alla scomparsa scrittrice Fernanda Pivano e la partecipazione di tanti ospiti: Dario Argento, Pupi Avati, Fausto Brizzi che presenterà il suo nuovo film «Com'è bello far l'amore», Marina Cicogna alla quale è dedicato un documentario, lo scenografo Dante Ferretti con la moglie Francesca Lo Schiavo, protagonisti anche loro di un documentario e Carolina Crescentini che presenterà «L'industriale», il suo ultimo film diretto da Giuliano Montaldo.

Ma alla manifestazione ci sarà anche spazio per i talenti emergenti. In particolare per il giovane regista Valerio Ruiz, assistente di Lina Wertmuller, che a Capri ha ricevuto un mese fa il «Capri-Short Cut Award'11» con il cortometraggio «Piazza Fellini».

Venerdì 24 il sarà proiettato al «Chinese 6 Theatre» questo piccolo omaggio, ironico e leggero, al Maestro Federico e a uno dei posti più belli e più cinematografici di Roma: Piazza del Popolo. Un omaggio che cade proprio in occasione del 92esimo anniversario della nascita del regista.

Non a caso Fellini, che abitava a Via Margutta, trascorreva molto tempo in questa piazza dove ha ambientato alcune scene di suoi film famosi, spesso seduto al Bar Canova dove fissava anche incontri di lavoro.

Interpreta il corto di Ruiz Sandra Milo, che fu musa ispiratrice e amica del Maestro partecipando ad alcuni dei suoi capolavori come «Otto e mezzo» (1963) e «Giulietta degli spiriti» (1965).
Secondo il giovane regista, Piazza del Popolo ha un’essenza tutta felliniana, forse è il posto più felliniano del mondo, un luogo pieno di simboli dell'erotismo e simile alle forme di un corpo femminile, con le ampie cupole delle Chiese Gemelle che tanto ricordano due grandi seni e la forma ampia ed ellittica della piazza che evoca un ventre femminile.

È l'immagine di una donna e delle sue rotondità: una di quelle figure femminili formose e voluminose, che il Maestro ha ritratto tante volte nei suoi disegni e che ha amato immortalare nei suoi grandi film.

Nel cortometraggio la Milo è un’artista che dipinge proprio nella piazza e spiega a due giovani che Federico Fellini non è soltanto l'emblema di Via Veneto, ma soprattutto di Piazza del Popolo. Tanto che sarebbe giusto ribattezzarla con il suo nome. La pittrice ritrae nel suo disegno proprio «Piazza Fellini» e sul foglio aggiunge, con un sorriso ironico e divertito, «Autoritratto».
Il grande regista aveva un rapporto molto stretto con questo luogo di Roma.

La piazza è stata, come abbiamo detto, lo scenario di alcune scene dei suoi film: dal dialogo poetico e notturno tra Marcello Mastroianni e Anouk Aimée a bordo di una decappottabile, nel film «La dolce vita» (1960), dove Roma viene descritta come una «giungla tiepida e tranquilla, un luogo dove ci si può nascondere bene» all’ultima celebre scena del capolavoro «Roma» (1972), con le motociclette che di notte attraversano tutte le piazze principali della città e poi arrivano a girare vorticosamente intorno all'obelisco egiziano di Piazza del Popolo. O meglio, di «Piazza Fellini».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica