Il Family day adesso ha una piazza, ma non sa quanto pesa. Questo è il tema politico che resta dopo il Circo Massimo. Non è questione di numeri e neppure di lobby.
L'impressione è che la «piazza della famiglia» ora punti a qualcos'altro. È come se in sottofondo ci fosse una sorta di nostalgia per il partito dei cattolici. Si può chiamare Democrazia Cristiana o qualcosa di diverso, un punto di riferimento, qualcuno a cui bussare, un portavoce di certi valori o interessi. Adesso non c'è e non sanno dove trovarlo. I cattolici sono dispersi, sparpagliati, stanno un po' qui e un po' là, e non fanno la differenza.
Certo, il signore del Partito della Nazione, futuro e tutto da definire, è un ex giovane democristiano, ma nonostante sieda a Palazzo Chigi, non piace o non convince quella piazza.Quello che insomma stanno cercando è un vero e proprio «partito della famiglia». Non c'è ed è anche difficile capire quanto valga come soggetto politico ed elettorale. Gli alfaniani, per esempio, stanno cercando di vendersi con questo marchio, ma è piuttosto improbabile stare allo stesso tempo con Renzi e senza Renzi. E poi, soprattutto, sono piuttosto refrattari al voto.
La speranza dei «Family day» è che ci sia uno spazio politico, un vuoto da riempire, dove in qualche modo trovare casa. La parola chiave in fondo è nella voce del cardinale Camillo Ruini, quando dice quasi sussurrando, ma abbastanza da farsi sentire: non siamo una minoranza. Qui c'è il senso di molte parole spese al Family day. Sono andati al Circo Massimo non tanto per contarsi, esagerando anche un po', ma per riconoscersi, per dire «ci siamo», «esistiamo» «siamo una forza con la quale fare i conti».
È il tentativo di proporsi quasi come alternativa al renzismo. L'ambizione, senza peraltro la chiara benedizione della Chiesa di Francesco, è ricostruire qualcosa che assomigli proprio a un partito cattolico di riferimento, magari facendo emergere le ferite e le contraddizioni che sonnecchiano nel Pd e nello stesso renzismo. È una tentazione fuori dal tempo, ma non del tutto impossibile. Quello spazio politico in fondo potrebbe anche esserci, purtroppo cacciando di casa liberali e libertari.
L'alternativa per il Family day è chiedere al Quirinale di fare da guardiano a Palazzo Chigi. Non è un vestito tagliato su misura per Mattarella. Ma anche in questo caso la tentazione c'è: presidente, dica qualcosa di cattolico.
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