Piccole e grandi crisi esistenziali

Umberto Marino firma la storia d’amore tra una barbona e un timido professore di matematica

Alessandra Miccinesi

Se è vero che «nessuna vita è perfetta» - come dice la voce fuori campo nel dramma psicologico Un giorno per sbaglio dell’esordiente Julian Fellowes (Oscar per la sceneggiatura di Gosford park) -, allora il filo rosso che accomuna le uscite del weekend è rintracciabile tra la capacità di riconoscere se stessi (per ciò che si è e l’accettazione dei propri limiti. Succede nella nuova commedia sentimental-esistenziale di Carlo Verdone, protagonista con Silvio Muccino - coautore della sceneggiatura con Pasquale Plastino, Silvia Ranfagni e lo stesso regista - di Il mio miglior nemico. I rivali del titolo - un cinquantenne ex top manager dal sorriso stereotipato al quale, per vendetta, in pochi giorni un ventenne allo sbando strappa tutto (famiglia, lavoro, e appannaggio) - sono Muccino jr e Carlo Verdone, nuova coppia aurea della commedia italiana riveduta e attualizzata. Direttrice principale del film è il rapporto padre-prole pericolosamente minato dall’interscambiabilità dei ruoli: Achille (Verdone), uomo edonista e padre assente, non comunica come vorrebbe sua figlia Cecilia (Ana Caterina Morariu); Orfeo (Muccino), barista senza aspirazioni, è costretto a accudire la madre single depressa cronica (Sara Bertelà). I due, nemici-alleati per esigenze di plot, inizieranno un viaggio on the road tra Roma, Sabaudia, Como, Ginevra, e Istanbul alla ricerca del bene più prezioso: quel senso (smarrito) di unità famigliare che, quando c’è, fa tanto bene al cuore. E alla psiche (distribuisce Filmauro in 31 sale).
Bugie, lacrime e sangue. Quanto è alto il prezzo da pagare quando si prende una decisione sbagliata nella vita? Lo sanno bene i coniugi James e Anne Manning (Tom Wilkinson e Emily Watson) - lui procuratore di grido nella city, lei brillante padrona di cottage - pendolari di lusso tra la villa del Buckinghamshire e l’appartamento londinese, i quali, a un certo punto della loro esistenza scandita da routine e convenzioni, devono fare i conti con il classico danno: un omicidio. Il plot di Un giorno per sbaglio, dal romanzo di Nigel Balchin A way through the wood, ruota intorno al travagliato viaggio interiore di una coppia borghese in cerca di nuove verità. Quando il marito della cameriera di casa Manning viene travolto da un'auto pirata, i sospetti di James si addensano subito sul cinico e aristocratico Bill (Rupert Everett), il quale con glaciale distacco confessa: con lui in auto, al momento dell’incidente, c'era anche l'annoiata moglie del procuratore (Giulio Cesare, Eurcine, Cineland, Ugc Parco Leonardo).
Un viaggio nel disagio psichico e sociale che diventa bandiera di un messaggio d'amore estremo. Scritto e diretto con taglio psichedelico da Umberto Marino, che per la sua sesta regia ha scelto una linea estetica da videoclip, La fiamma sul ghiaccio narra la passione impossibile tra due border-line: Fabrizio e Caterina. Lui (Raoul Bova) è un professore di matematica autistico, un uomo che ama i numeri e rifugge il contatto fisico. Lei (Donatella Finocchiaro) è una clochard, violentata dal padre da bambina, che sfugge i suoi fantasmi esistenziali rifugiandosi nel colore (e nel calore) di un giardino perfetto. Entrambi frequentano la stessa Asl di Torino per le cure del caso.

Quando gli occhi appassionati della donna incrociano lo sguardo gentile, ma sfuggente, di Fabrizio si innesca un corto circuito che trascinerà entrambi alle radici del loro oscuro male. Nel cast anche Max Giusti (Holiday, Eurcine, Farnese, Cinestar Cassia, Gulliver, Cineland, Ugc Ciné Cité).

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