Un’indagine sulle piccole imprese della provincia di Roma che fotografa l’imprenditoria romana in un momento di crisi. È quanto presentato ieri mattina alla Camera di Commercio di Roma dal direttore della Cna Lorenzo Tagliavanti, dall’assessore alla Piccola e media impresa della Regione Lazio Daniele Fichera e dall’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma Marco Corsini.
Lo studio, realizzato da un gruppo di lavoro della Cna Roma e dall’Istituto Tagliacarne, ha monitorato il settore delle pmi nel secondo semestre del 2009; presentati anche due brevi approfondimenti sull’esposizione debitoria delle imprese romane relativamente al credito bancario e sulla attuale localizzazione imprenditoriale delle unità di piccola dimensione. «Il quadro non è positivo - ha detto Tagliavanti - le piccole imprese avevano retto bene soprattutto nel terreno dell’occupazione mentre il fatto che l’economia non abbia dato segni di ripresa, come tutti ci aspettavamo, ha messo in grave difficoltà questi piccoli imprenditori. Solo 7 imprese su 100 dicono che faranno assunzioni nel 2010 mentre gli investimenti nel prossimo anno riguarderanno solo il 20 per cento delle imprese: nell’ultimo periodo mai i piccoli imprenditori davano segnali così negativi».
«L’indagine - ha spiegato Fichera - ci dice che la crisi ha colpito soprattutto le imprese più sensibili alla variazione della domanda, come ad esempio quello della moda. Si registra, però, la volontà di reagire da parte degli imprenditori. Noi, come Regione, attraverso il fondo rotativo stiamo immettendo 240 milioni di euro di credito agevolato. Attraverso Bil nel 2009 sono stati stanziati 200 milioni e altrettanto ci saranno nel 2010. In totale ci avviciniamo a 700 milioni di credito aggiuntivo». «Le piccole e medie imprese sono un sensore molto attendibile della realtà economica - ha detto Corsini - ma sono anche il motore più importante della ripresa. Mi pare che il Lazio abbia qualche prospettiva di successo maggiore perché è la regione che negli ultimi otto anni ha registrato l’incremento del Pil più alto. In una situazione che si potrebbe dire abbastanza sfavorevole sarei ottimista per le caratteristiche del Lazio e quelle trainanti di Roma».
«L’edilizia è uno dei settori che può uscire dalla crisi perché è un elemento importante dell’economia romana», ha detto il direttore della Cna Lorenzo Tagliavanti a margine della presentazione dell’indagine sulle pmi di Roma.
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