Dal piccolo grande cinema al filone noir. E "West and Soda" di Bozzetto restaurato

L'"abbonamentone" dà la possibilità di assistere a tutte le proiezioni e agli incontri, appuntamenti fino a dicembre

Dal piccolo grande cinema al filone noir. E "West and Soda" di Bozzetto restaurato
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Stessa città, stesso mese, stesso luogo. Non sono tempi facili per il cinema ma una cosa è indiscutibile: quando il gioco si fa duro, il cinema e i suoi appassionati si devono armare di creatività. È così che Milano è pronta a ospitare a novembre e nei primi giorni di dicembre, nel cuore del suo centro, alla sede di Cineteca Milano presso il Cinema Arlecchino ben tre festival che rappresentano "la biodiversità cinematografica in città". Il super-cartellone finisce sotto l'unico, ottimista titolo di Uno, due tre... festival!, che cita e parafrasa un celebre film del grande Billy Wilder, ma contiene tre cartelloni, rispettivamente di Piccolo Grande Cinema (8-16 novembre), Filmmaker (15-23 novembre9) e Noir In Festival (1-6 dicembre). In questo progetto comune "che intende valorizzare il ruolo sociale del cinema come luogo creativo, di scambio e di confronto" includono un cosiddetto "abbonamentone" (45 euro) che dà diritto a tutte le proiezioni e incontri dei festival, all'istituzione di una giuria comune di 30 appassionati che attribuirà il premio Uno, due, tre festival! e, infine, una settimana di proiezioni presentata in comune dai tre festival, dal 24 al 30 novembre. Piccolo Grande Cinema è la rassegna, alla 18esima edizione, dedicata alle nuove generazioni: 9 giorni, 10 sezioni, 77 film di cui 17 opere prime, 27 anteprime di cui 13 italiane, 22 ospiti attesi. Tra i titoli imperdibili si segnalano I colori del tempo di Cédric Klapisch (Fuori Concorso, 8 novembre, ore 17), Il pianeta azzurro di Franco Piavoli (Concorso Best Before, 9 novembre ore 16.45), West and Soda di Bruno Bozzetto in edizione restaurata (15 novembre, ore 19.15). Gli altri due festival annunceranno a breve i propri programmi. Filmmaker (nato nel 1980) si concentra come di tradizione sui nuovi autori e le nuove forme di cinema, in special modo documentario e sperimentale. Noir In Festival annuncia un focus sul Noir In Musical: un genere particolare che in titoli come Chicago, Ammore e Malavita, Emilia Pérez e Carmen Jones i suoi campioni. Il premio letterario Chandler andrà all'autore della saga Slow Horses, Mick Herron, recentemente declinata anche in serie tv.

La vigilia dei tre festival è segnata dall'ansia per le scelte governative sul settore cinema: "Al momento i tanti festival italiani, anche quelli partiti a gennaio, non sanno quali saranno i nomi nella commissione di valutazione spiega Giorgio Gosetti del Noir In Festival - Non sappiamo chi ci valuterà e se ci valuterà, e se avremo i soldi. Se si aggiunge il taglio di 200 milioni sui 700 che il comparto cinema prende di solito, si comprende l'apprensione del settore".

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