È una delle poche collezioni bambino interamente realizzate in Italia. Nata nel 2004, Ermanno Scervino Junior, con un fatturato di circa tre milioni di euro, ha riscontrato negli ultimi anni un meritato successo internazionale, perché espressione di quella tradizione sartoriale e contemporaneità proprie del made in Italy e ben presenti nelle main collection della Maison. «L'attenzione del mercato per le collezioni junior di qualità è crescente, soprattutto all'estero - racconta Toni Scervino, amministratore unico del Gruppo Ermanno Scervino -. Questo ci impone nuove sfide e una continua crescita, presidiando i mercati consolidati ed esplorandone di nuovi».
Non vi è dubbio, dunque, che l'unicità di questi capi sta proprio nella realizzazione interna, che «permette una continua attività di ricerca su lavorazioni, materiali, colori e stili, consentendo la tutela di un patrimonio stilistico che caratterizza tutte le linee Ermanno Scervino - continua l'ad -. È un intreccio armonico che guarda alla moda degli adulti, non dimenticando mai di essere dedicata ai bambini».
A Pitti Bimbo 78 il brand presenta una collezione autunno inverno 2014/15 ricca di volumi over e un pizzico di ironia. «Ho pensato a una bambina che entra nell'armadio dei genitori, ruba alcuni capi e gioca con i contrasti, maschile-femminile e sportivo-elegante - spiega Ermanno Scervino -. Vestire i figli come i genitori non è solo una moda, ma un'attenzione in più verso i propri piccoli. È regalargli gli stessi capi di qualità che indossiamo noi grandi».
Immaginate allora una bambina che si appropria della camera di mamma e papà: a lei soffia ampi capispalla, felpe, pull e cardigan, impreziositi da ricami e lavorazioni inusuali; dell'armadio paterno, al contrario, cattura le essenze, come camicie e papillon, e i micro disegni della cravatteria, che diventano patchwork per i jeans e dettagli su felpe, T-shirt e abiti.
«Il cappotto over destrutturato, realizzato in panno di lana garzato con disegno macro damier oppure plaid, e le mini cappe diventano i must di stagione - sottolinea lo stilista -. Il motivo damier è declinato inoltre su abiti, gonne e camicie per combinazioni geometriche micro/macro».
Cos'altro non può mancare nel guardaroba della piccola lei? Un mini parka e un montgomery, che Scervino propone in canvas tinto in capo, e, come per le mamme, un capo in pelliccia ecologica, che sia una maglia o il nuovo cappotto in lana bouclé garzata effetto pelliccia. Mentre, passando alle calzature, la brogue maschile con borchie di metallo e i boots dall'alta suola carrarmato.
Il classico piumino, invece, diventa di pizzo oppure realizzato con tessuto tecnico stampato tweed o camouflage, costruito con dettagli di maglia o pelle e, anche in questo caso, talvolta rifinito con pelliccia.
Dal futuro Ermanno Scervino vuole ancora di più: «La collezione Junior deve crescere molto. Rappresenta una piccola parte della Maison, ma può offrire infinite sorprese, come magari nuovi negozi dedicati».
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