da Torino
Tutto è bene quel che finisce bene. Il giorno dopo avere firmato il rinnovo del contratto che lo legherà alla Juventus fino al 2010 (8 milioni complessivi), Del Piero si presenta con il cappellino calato sulla testa e i capelli cortissimi, «contento e soddisfatto. Io e mio fratello siamo riusciti a fare capire alla società il nostro punto di vista: adesso la situazione è la migliore possibile per continuare a lavorare insieme».
Limpressione è però che ci sia stato parecchio da discutere per arrivare a unintesa.
«In ogni trattativa ci sono momenti di discussione e punti di vista diversi: serviva un po di tempo per capire quale fosse la strada migliore da percorrere».
Avete dovuto cedere su qualche aspetto in particolare?
«Non è questo il punto. La Juve ci ha riconosciuto tante cose dimostrando di avere fiducia nel nostro modo di agire e confermando di credere ancora in Del Piero sia dal punto di vista fisico che tecnico. Il resto è venuto di conseguenza».
Possibile che laspetto economico non abbia quasi contato?
«Abbiamo trovato un accordo per far sì che le casse di entrambe le parti possano essere riempite con reciproca soddisfazione. La struttura che mi segue e la Juventus potranno in pieno accordo studiare strategie di marketing per vendere limmagine e il prodotto Del Piero in Paesi ancora vergini (soprattutto in Sud America ndr): lavoreremo insieme, per linteresse di tutti».
Lhanno accontentata in tutto?
«Hanno capito quanto sono importante e quanto volessi davvero rimanere».
Davvero non ha mai avuto la sensazione che, tra i tifosi e i dirigenti, i più convinti nel volerla ancora in bianconero fossero i primi?
«No, anche se è vero che il popolo bianconero mi ha dimostrato in mille maniere, anche fantasiose, quanto ci tenesse a vedermi ancora in bianconero. Questo è comunque il momento di pensare al buon esito della trattativa, non al resto».
Ha ricevuto una telefonata di congratulazioni da parte di John Elkann o di qualcuno della famiglia Agnelli?
«No. Credo però che lo faranno».
Dei quattro rinnovi che ha avuto con la Juventus, questo è stato il più difficile da ottenere?
«Non direi. Ognuno è stato a suo modo particolare: con laiuto di tutti, abbiamo fatto sì che il nostro matrimonio proseguisse».
Nel frattempo non sono mancati attestati di stima provenienti un po da ovunque.
«Ringrazio tutti, ma con unaltra maglia non mi ci sarei visto. Per questo, anche quando qualcuno ha manifestato interesse nei miei confronti, abbiamo sempre preso tempo: avremmo preso in considerazione unaltra offerta solo nel caso in cui si fosse compromesso il nostro rapporto con la Juve».
Dopo tanti record già ottenuti, si avvia a diventare anche il primatista assoluto di presenze in bianconero: sensazioni?
«Ne sono molto orgoglioso, visto che tifavo Juve fin da bambino. Continuare a mettere insieme numeri importanti mi fa capire quanto bene ho fatto e quanto sono stato apprezzato nel corso degli anni».
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