da Milano
Rivedere le norme sulle concessioni e azzerare il contenzioso con le Autostrade. È la proposta lanciata dal ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, durante un convegno al quale ha partecipato anche il presidente di Autostrade, Gian Maria Gros-Pietro. Uniniziativa, quella del ministro, subito recepita dal numero uno di Autostrade: «Mi sembra una proposta concreta che valuto positivamente. Mi è piaciuta molto la frase di Di Pietro quando ha detto mettiamo da parte gli uffici legali e facciamo lavorare gli uffici progetti. Atlantia (la nuova denominazione di Autostrade Spa, ndr) e Aspi (Autostrade per lItlia, ndr) saranno in grado di dare risposte positive sugli investimenti aggiuntivi rispetto al cash flow generato».
«La nostra formula - ha affermato Di Pietro - costa solo un centesimo in più ed è più semplice». Tre, secondo il ministro, gli obiettivi da tenere presenti: il recupero dellinflazione, che allo Stato sia garantito il ritorno degli investimenti e che ci siano controlli e verifiche. Prima di tutto, però, va rinegoziata la tempistica e azzerato il contenzioso: «Transiamo a zero euro tutte le cause in corso e quelle che potrebbero generarsi per fatti accaduti fino a oggi», ha proposto sempre il ministro delle Infrastrutture.
«Possiamo trovare un punto dincontro - ha osservato ancora - e per quanto riguarda loperazione Abertis (oggi è tra laltro in programma lassemblea del gruppo spagnolo con allordine del giorno il dividendo, ndr) tutti hanno detto che la fusione avrebbe prodotto una grande massa di capitali da investire. Ma chi lha detto che li avrebbero investiti nel nostro Paese? Di questo vorrei ancora discutere». Venerdì mattina, intanto, ci sarà una nuova riunione del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, ma non è intenzione dello stesso comitato cambiare la delibera sulle tariffe autostradali varata in gennaio. Nelle scorse settimane, a più riprese, si era parlato di una modifica della delibera per venire incontro alle richieste delle concessionarie, in particolare da parte Atlantia e dellAiscat.
Sui rapporti con Abertis, infine, ieri Gros-Pietro ha dichiarato che la società sta «continuando a lavorare: con loro abbiamo una comunanza che deriva dal fatto che sono anche nostri azionisti».
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