Alessandra Miccinesi
Stati di allucinazione dovuti alla frenesia dei tempi moderni - unesperienza davvero elettrizzante per corpi distorti, esasperati, e martellati dai ritmi del pop di Radiohead, Massive Attack, Brian Eno, e dal rap irriverente di Eminem -, e contaminazioni tecnico-ginniche da cartone animato, con ballerini che si trasformano in onde, alghe, squali e meduse, per unantologica di danza da incorniciare nellalbum dei memorabilia. Il secondo appuntamento fissato allauditorium Conciliazione in seno alla rassegna di danza contemporanea «Tersicore» prevede un «the best» coreografico della virtuosa e ironica compagnia statunitense Pilobolus Dance Theatre.
Un tuffo nella fantasia e nella creatività più sfrenate. Sulla cresta dellonda da un trentennio, lo storico gruppo di danzatori inventato nel 71 da Moses Pendleton e Jonathan Wolken, debutta domani alle ore 21 con uno spettacolo che raccoglie il meglio delle creazioni dei Pilobolus. I quadri antologici portano la firma di coreografi eclettici e geniali, Moses Pendleton, Jonathan Wolken, Alison Chase, Robby Barnett, Michael Tracy, e Daniel Ezralow. Il programma include cinque coreografie, due delle quali saranno presentate in anteprima nazionale. La prima si intitola «Acquatica», ed è uninvenzione giocosa che ha debuttato lo scorso maggio in California. Di difficile esecuzione per chi la interpreta, la coreografia è assai godibile dal punto di vista di chi osserva: rappresenta una danza effettuata sul fondo delloceano da sei danzatori-acrobati che plasmano i loro corpi nelle forme più bizzarre e ardite, quasi si trattasse di uno sgargiante cartoon sottomarino. Laltro inedito si intitola «Megawatt», ed è un lavoro dironia e versatilità che intende raccontare la follia dei tempi moderni. Il pezzo forte del programma, oltre al celebre assolo di Andrew Herro, è però «Day two», coreografia storica dei Pilobolus su musiche di Brian Eno e Talking Heads: in unatmosfera tribale viene riproposto il secondo giorno della creazione del mondo, dalle prime forme di vita alla conquista del volo da parte degli uccelli.
Apripista di un modo decisamente nuovo e originale di fare danza, libera da movimenti codificati e pronta al meticciato con limprovvisazione, i Pilobolus - che usano il nome di un minuscolo fungo allucinogeno in grado di sparare le sue spore a due metri di distanza - nei Settanta furono i primi a usare la musica popolare per le loro brevi, ma energiche, composizioni. Creazioni issate sulle posture plastiche dei corpi arroccati uno sullaltro, spalmati di sudore e creatività.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.