Roma

Pincio: chiarezza sul progetto del parcheggio

«Stanno sparendo tutti i posti auto nel centro storico»

Marcello Viaggio

Il parcheggio sotterraneo del Pincio, sotto piazzale Napoleone I, metterà a rischio la storica passeggiata? L’andirivieni delle auto e gli sfiatatoi inquineranno l’aria che si respira al tramonto dalla celebre Terrazza? Sul piano economico e ambientale dell’opera Alleanza nazionale pretende chiarezza. Il parcheggio era, ieri mattina, all’ordine del giorno delle commissioni consiliari congiunte lavori pubblici e ambiente del Campidoglio. L’iter è ancora agli inizi, il piano è passato finora solo alla commissione Bilancio. Ma già ha sollevato parecchie polemiche. Bocciato nei giorni scorsi dalla commissione urbanistica del I Municipio (ma bisognerà vedere il voto finale in aula), ieri in commissione capitolina ha incontrato il fuoco di sbarramento di An. Che giustamente ha chiesto alla maggioranza una serie di elaborati. Niente da fare. Spiegazione ufficiale: ci stiamo lavorando. La discussione è stata così rinviata di qualche giorno.
«Su troppe cose la maggioranza non è stata in grado di darci una risposta» rimarca il consigliere comunale Marco Visconti, vicepresidente della commissione Patrimonio e membro di quella ai Lavori pubblici: «Un parcheggio di 719 posti per le auto e 54 per le moto non è uno scherzo, bisogna discutere. Sia sull’impatto ambientale che sui dettagli dell’opera».
Cosa non vi convince?
«Soprattutto che l’80 per cento dei posti auto diventeranno box privati. Chiediamo, invece, che la metà dei posti siano a rotazione. Altrimenti chi va in centro a lavorare, presto non saprà più come parcheggiare. Stanno sparendo piano piano tutti i posti. Veltroni ha già annunciato che per la fine del 2006 renderà pedonali anche le rampe che portano al Pincio».
Insomma, con appena il 20 per cento di posti a rotazione nel parcheggio del Pincio, il Comune renderà dura la vita ai romani.
«Per quanti lavorano in orari difficili sicuramente. Inoltre, bisognerà vedere come vogliono sistemare l’area di superficie del parcheggio. La conferenza di servizi comunale ha quasi bocciato il progetto, poi ha dato un parere favorevole, subordinandolo però ad alcune prescrizioni. I sondaggi archeologici preventivi e l’impegno a restaurare i reperti venuti alla luce».
E l’assessore Esposito? In questi anni ha spesso dovuto accettare soluzioni pasticciate...
«Esposito si è affacciato ai lavori della commissione per pochi secondi, poi è sparito, vedremo se farà valere la sua voce. Quello che preoccupa è che resta tutto nel vago. Eppure i lavori dovrebbero cominciare fra pochi mesi».
Vi hanno fornito il piano economico dei lavori?
«Ufficialmente no. In via ufficiosa sappiamo che in prima stesura, il costo della struttura è di 38,43 milioni di euro, Iva a parte. Il diritto di superficie, cioè quanto incasserà il Comune, è di 11,43 milioni. Quanto ai tempi, i lavori dovrebbero iniziare a fine 2006 e concludersi nel 2009».
Che parere di massima dà An sul parcheggio al Pincio?
«Sarebbe un’opera importante, con gli opportuni paletti. Ma se mettessero il 50 per cento dei posti a rotazione, salterebbe quasi certamente il piano economico. Probabilmente vogliono tenere tutto così nel vago, per non dare risposte imbarazzanti. Noi abbiamo chiesto i dati tecnici apposta.

Vogliamo vederci chiaro».

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