Irene Liconte
«Tutti veniamo al mondo come burattini che devono poi crearsi un'identità»: è la metafora che lega la favola di Pinocchio ai ragazzi di strada dei sobborghi di Nairobi, ai quali però spesso mancano le opportunità di farlo. Recuperare questi ragazzi per farne cittadini di un giovane stato, senza limitarsi al sostentamento fisico, è lo scopo del progetto «Children in Need» diretto da John Muiruri della Amref - African Medical & Research Foundation -; al progetto ha contribuito anche la Provincia, ci racconta Angelo Bobbio, assessore alla cooperazione internazionale. Da questo nucleo ha preso forma, quasi autonomamente, lo spettacolo «Pinocchio Nero» in scena al Teatro Modena oggi - per le scuole - e domani alle ore 18, per la regia di Marco Baliani. Al progetto, appoggiato anche dalla fondazione Garrone, possono contribuire con 1 tutti i clienti Vodafone, inviando entro il 1 maggio un sms solidale al numero 48575.
La celebre fiaba di Collodi rispecchia, nelle condizioni di povertà e disagio dei bambini italiani del '800, l'emarginazione dei ragazzi kenyoti di oggi, spesso orfani ed esclusi dalla scuola: ecco che dal racconto delle avventure del burattino, dal fortuito ritrovamento della traduzione in Swaili di «Pinocchio» da parte di un missionario, dal laboratorio teatrale nato nella casa di accoglienza dell'Amref a Nairobi, è scaturito uno spettacolo originale e potente. Le traversie di Pinocchio sono rivissute e riambientate nella realtà di una metropoli africana, dove personaggi malvagi, ma pur sempre mediati dal fantastico nella versione originale, come il Gatto e la Volpe, diventano una banda di efferati delinquenti, acquisendo una ben più sinistra concretezza.
Lo spettacolo è interpretato da 18 ragazzi tra i 12 e i 19 anni, che si dedicano alla tournée in una pausa scolastica, in modo da non trascurare i propri doveri di studenti; dopo il debutto nel 2002 in un campo da calcio di Nairobi, «Pinocchio Nero» ha suscitato sempre maggior interesse, fino alla recente tournèe in Olanda e all'attuale tour in Italia, che inizia proprio da Genova.
E dopo le luci della ribalta? Tornati in Kenya, i più grandi intraprenderanno la loro strada, chi il lavoro, chi l'università; «Pinocchio» andrà avanti, mentre altri progetti teatrali stanno prendendo forma. Ma la risposta decisiva è di Pinocchio: «Che cosa sono quegli occhi che ci guardano?» chiede Geppetto; e Pinocchio, volgendosi coraggiosamente alla distesa degli sguardi degli spettatori, replica «È la vita».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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