Alla prima pioggia la Liguria annega sotto fango e detriti

Travolte case e persone, linee ferroviarie bloccate, chiuso l’aeroporto fino a sera. E sull’Aurelia è crollata una galleria

Alla prima pioggia la Liguria annega sotto fango e detriti

Genova - Una bambina di tre anni e la madre salvate dalla furia delle acque, torrenti esondati, frane e smottamenti. Una giornata di piena emergenza quella vissuta in Liguria tra Genova e Savona messe in ginocchio da trecento millimetri di pioggia cadute con forte intensità. A Cogoleto una madre, che stava accompagnando la figlia all’asilo, è stata travolta dalle acque del torrente Arrestra e salvata grazie all’intervento dei Vigili del fuoco e di alcuni civili che sono andati in soccorso dei pompieri. A Varazze, invece, sono stati dati per dispersi un nonno e la nipotina di tre anni usciti di casa per raggiungere l’asilo: la madre aveva chiamato la scuola per avvertire che sarebbe arrivata più tardi a prendere la figlia a scuola, ed in quel momento ha appurato che la piccola non era mai arrivata all’asilo. Da qui è scattata la mobilitazione generale ma i due sono stati ritrovati in buone condizioni dai carabinieri.

Nel solo comune di Varazze hanno lavorato quaranta unità dei Vigili del fuoco più il nucleo sei soccorritori acquatici con oltre cinquanta interventi per frane, allagamenti, soccorsi a persona: sette famiglie di Casanova sono state fatte evacuare in serata per ragioni di sicurezza a causa delle frane che hanno sfondato i tetti delle abitazioni. Fango e detriti sono scesi dalle alture della cittadina riversandosi sulle strade e trasportando a valle auto e scooter. Situazione difficile anche a Cogoleto che, con le esondazioni dei torrenti Lerone Arrestra e Rumaro, ha visto strade bucarsi come groviera, automobili e cassonetti trasportati verso mare spinti dalla foga delle acque. Ma più preoccupante, l’argine del Lerone ha ceduto in prossimità dell’ex stabilimento Stoppani fabbrica di cromo altamente inquinante in corso di bonifica: l’acqua ha spazzato i liquami degli ex depositi di cromo, dritti verso il mare. E sul luogo per mercoledì è atteso Bertolaso. In piena anche i torrenti ad Arenzano con situazione critica a Genova nelle delegazioni del ponente e in Valpolcevera. A Voltri il torrente Leira ha superato il livello di guardia costringendo la protezione civile a chiudere la strada che collega il paese di Mele alla città. Frane ed alberi abbattuti hanno interrotto altri percorsi nella zona dell’Acquasanta mentre per liberare l’imbocco di una galleria dell’Aurelia, all’altezza di Vesima, sono dovuti intervenire i rocciatori specializzati. Esondazioni anche per il torrente Chiaravagna a Sestri Ponente e il Torbella di Rivarolo; sui livelli di guardia anche il Polcevera: negozi, box, scantinati completamente sommersi da detriti, acqua e fango mentre la mancanza della corrente elettrica ha creato difficoltà ai soccorritori.

Conseguenza delle forti piogge anche il traffico è andato in tilt, a partire dall’aeroporto Cristoforo Colombo i cui voli, fino a sera, sono stati dirottati su Malpensa, Pisa o Nizza. Allagati tutti i sottopassi si sono bloccati anche i mezzi del servizio pubblico e, per qualche ora, anche la metropolitana. Allagata anche l’autostrada intorno al nodo autostradale di Genova. Per ore il collegamento A7- A10 è rimasto chiuso. Problemi anche per il traffico ferroviario con convogli soppressi e lunghe attese. Un treno con una quarantina di passeggeri a bordo è rimasto bloccato tra due frane sulla linea Genova-Ovada per tre ore.

Ma l’emergenza in Liguria non è finita. Dalla prima mattina sono previste forti piogge sul capoluogo e sul levante e mareggiate. E intanto monta la marea dele polemiche: è bastata un’ora di pioggia a mandare in crisi mezza regione.

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