Roma - Due incontri con Berlusconi
negli ultimi quindici giorni e
mercoledì l’annuncio che esce
dall’Udc per fondare Alleanza
di centro. Onorevole Pionati, i
suoi ex colleghi di partito dicono
che è a caccia di poltrone... "Guardi, l’unica cosa che non
mimancavaera la poltrona. Prima
avevo quella di vicedirettore
del Tg1 e poi quella di portavoce
dell’Udc... Al contrario, la
mia scelta dimostra che sono
uno disposto ad andare in mare
aperto per le mie idee".
Casini che le ha detto?
«Non ci siamo parlati, le cose mi
sembrano fin troppo chiare».
Perché lascia l’Udc ora e non
prima delle elezioni quando si
formalizzò la rottura con Berlusconi?
«Perché correre da soli non è stato
un errore, il problema è stato
non saper interpretare il risultato
elettorale».
Che però ha premiato l’Udc, a
differenza per esempio del
Prc...
«Quello è l’aspetto positivo,
l’unico che Casini ha voluto tenere
in considerazione. Mentre
ha preferito ignorare l’aspetto
negativo».
Cioè?
«Che le elezioni hanno sancito
la vittoria del bipolarismo euna
nostra chiara marginalizzazione
».
In cosa doveva essere diversa
la strategia dell’Udc post-elezioni?
«Con una crisi economica di
queste proporzioni, avremmo
dovuto appoggiare il governo.
Ancora di più noi, che per anni
abbiamo decantato la nostra responsabilità...
Le dirò di più: vista la situazione avremmo dovuto
appoggiare il governo a prescindere,
anche se a Palazzo
Chigi ci fosse stato Veltroni».
Perché?
«Questo non deve chiederlo a
me. Io so solo che mi aspettavo
che Casini smentisse le ricostruzioni dei
giornali che parlavano
di una Udc sbilanciata a sinistra.
Invece nulla. Il che significa che nella migliore delle ipotesi
il partito è destinato a una deriva
di galleggiamento e nella
peggiore si sta incamminando
a passo veloce verso il Pd».
La seguiranno altri parlamentari?
«Di questo non mi sono occupato,
a me interessa il radicamento
sul territorio. Per questo il
movimento sarà formato soprattutto
da amministratori locali
del Centro-Sud».
Alle prossime amministrative
andrete con una vostra lista?
«Non lo so. Penso che possano
essere utili soprattutto alle Provinciali.
Comunque ogni decisione sarà
presa insieme al Pdl».
Dove presto confluirete...
«Non c’è nulla di concordato. Di
certo c’è che a differenza dell’Udc non siamo
ostili al progetto
e siamo decisi a sostenere il
governo».
Scusi, ma che differenza c’è tra i Popolari liberali di Giovanardi e la sua Alleanza di Centro?
«Giovanardi sta facendo una battaglia lodevole ma già da dentro il Pdl, noi vogliamo dare un casa a chi dal centro non vuole scivolare verso il Pd».
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