Pipistrelli malati ricoverati al Bioparco

Sono animali innocui e utili, mangiano le zanzare e indicano la qualità dell’ambiente

Altro che animali del malaugurio: a Roma i pipistrelli vengono curati e coccolati. Sono 80 i volatili appena ricoverati al Centro Recupero Fauna Selvatica della Lipu, ospitato nel Bioparco. Gli esemplari appartengono alla specie «Molosso di Cestoni», il più grande pipistrello italiano, e provengono da un’unica grande colonia che nidifica in un palazzo del Quartiere Africano. I condomini, abituati alla loro presenza, non si sono spaventati quando hanno trovato a terra nel cortile gli animali, tutti cuccioli caduti dal nido. Hanno così avvertito subito il Centro Lipu, che ha raccolto i piccoli. Questi presentano tutti delle malformazioni agli arti per carenza di calcio, sulla causa della quale si sta indagando con l’aiuto di veterinari. Intanto, in attesa di essere rimessi in libertà, i pipistrellini sono curati con integratori e allattati dal personale volontario del Centro Lipu, che ogni anno cura oltre 5.000 animali selvatici. «Ogni anno ricoveriamo molti pipistrelli nel nostro ospedale - spiega Andrea Brutti, responsabile del Centro - ma non era mai capitato di soccorrere in un colpo solo tanti giovani esemplari di questa specie».
«I pipistrelli sono del tutto innocui, non attaccano l’uomo e non si appiccicano ai capelli, come vogliono le credenze popolari» precisa Monica Cirinnà, delegata del Sindaco per i Diritti degli animali.

«Anzi, sono animali utili come cacciatori di insetti, come la zanzara tigre, e la loro presenza è sintomo della salute ecologica dell’ambiente. Chi ne trovasse uno in difficoltà lo consegni al Centro Recupero il prima possibile».

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