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Pippo: «In questa squadra è facile segnare»

Ottimo il turn over fatto da Ancelotti che, rispetto a domenica, ha sostituito ben cinque uomini: non si è sentita neppure l’assenza del regista Pirlo

Gian Piero Scevola

da Milano

Ancora lui. Decisivo. Implacabile. Semplicemente SuperPippo. Il Milan si coccola il suo centravanti, scopre lo scintillante Gourcuff e gusta i primi tre punti in Champions. Ad aprire le danze, sempre lui, il numero 9. «È una fortuna giocare in questa squadra che mi mette sempre in condizione di segnare - racconta Inzaghi -. È un ottimo momento: sto bene fisicamente e quando è così le buone prestazioni vengono da sé». Mancano solo due reti per raggiungere Shevchenko ed Eusebio, al secondo posto nella classifica dei cannonieri di sempre in Coppa dei Campioni. Inzaghi ci tiene, eccome, ma si nasconde: «Vado avanti con il Milan, i nostri destini sono legati a filo doppio. Più la squadra avanza in Champions, più possibilità ci sono per me di segnare e raggiungere quel traguardo».
Insomma, tutto come da programma, con la gioia di Galliani che esulta «meglio di così non poteva andare, dopo tanti mesi bui è tornata la luce, il destino ha deciso di girare... questa è la nuova frontiera del Milan», e con la piacevole sorpresa del francesino Gourcuff, elogiato da tutti, a cominciare da Kakà: «È importante che abbia giocato subito, con lui vinciamo divertendoci. Spero che possa fare ciò che ho fatto io quando arrivai»; il brasiliano ha poi elogiato se stesso: «E io, personalmente, spero di diventare il simbolo del Milan». Al francese sono poi arrivati anche i complimenti del presidente Berlusconi: «Mi piace, si è ben inserito in un gruppo coeso». Soddisfatto, ovviamente, pure Ancelotti. «Mi ha sorpreso la sua capacità di inserirsi subito sul palcoscenico internazionale. Lui come gli altri: stasera hanno dimostrato di essere affidabili. Ho un gruppo intercambiabile, posso fare affidamento su diverse pedine e questa è la cosa più importante. Anche Oliveira ha confermato di essere un giocatore affidabile». E sulla partita: «Abbiamo interpretato bene la gara, in difesa siamo andati molto meglio rispetto a domenica con la Lazio». Gli chiedono di Cafu, mai domo sulla fascia, quasi inesauribile. «È una sorpresa costante anche per me, per continuità e qualità di rendimento. E bisogna considerare che è arrivato solo a inizio agosto, dopo aver passato qualche guaio in famiglia, ed era già in condizioni strepitose. Si era allenato per conto suo, e bene». Un ultimo pensiero va ai cugini dell’Inter, bastonati dallo Sporting martedì sera. «Non me l’aspettavo.

Ma la Champions è dura, fuori casa soprattutto».

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