BolognaIl conto alla rovescia, per gli appassionati di «car tuning» italiani ed europei, è già cominciato. Venerdì, infatti, alla Fiera di Rimini apriranno i cancelli di «My Special Car», settima edizione del salone dove niente è di serie, un weekend pieno di quelle «trasgressioni» che nel recente decreto «milleproroghe», già convertito in legge, hanno finalmente trovato un riconoscimento ufficiale. È un importante traguardo raggiunto dalle aziende italiane che operano nel settore della personalizzazione dellauto. E un obiettivo centrato da Promotor International, società del gruppo GL events guidata da Giada Michetti, che da sei anni organizza la rassegna riminese, un evento salvato dai venti ostili che la crisi globale soffia sui saloni dedicati allauto in tutto il mondo.
Qui, sulla costa romagnola, il lembo più orientale della «terra dei motori», si va avanti, magari aggiustando la formula, ma senza snaturarla. A cominciare dalla presenza delle case automobilistiche che hanno scelto di riunire le loro novità, elaborate con kit ufficiali, nellesposizione «Speciali di Serie» organizzata insieme ai mensili Quattroruote e Top Gear. Appena passati i tornelli di ingresso, il pubblico (oltre 95mila visitatori lo scorso anno) troverà così esposte, una accanto allaltra, lAlfa Romeo MiTo Gta concept che ha debuttato al salone di Ginevra, la Chevrolet Captiva White Edition, la Ford Focus Rs, la Honda Civic Type-R, la Kia Soul, la Mini Clubman John Cooper Works, la Mitsubishi Lancer Evo, la Opel Corsa Opc, la Peugeot 107 Irmscher, la Seat Leon Supercopa, la smart white oltre a Subaru Impreza, Suzuki Alto e Volkswagen Scirocco. Sorpresa annunciata la Dodge Nitro Street Edition, in prima italiana sullo stand di Mak Yokohama (cerchi e gomme).
Abarth ha invece scelto di ricostruire unofficina dove sarà possibile vedere allopera i preparatori dello Scorpione, ma anche mettersi alla prova con simulatori di guida al volante della 500 Assetto Corse. Oltre 2mila saranno le vetture personalizzate che si ritroveranno negli ampi e luminosi padiglioni della Fiera di Rimini per partecipare a «My Special Club» e ad altri eventi collaterali, auto che testimoniano fin dove può spingersi la fantasia per rendere unica la propria auto, arrivando a spendere per lelaborazione anche 50mila euro e quasi mai meno di 3mila.
Nelle aree esterne si svolgeranno prove di «drifting», una disciplina altamente spettacolare, e le esibizioni degli stuntman di Mirabilandia negli inseguimenti di Scuola di polizia, attrazione che viene replicata tre volte al giorno. Non mancheranno, secondo tradizione, gli incontri e i momenti di approfondimento sul tema del «tuning», da analizzare alla luce della nuova normativa e della crisi del mercato, a cominciare dal convegno di apertura di venerdì, moderato da Gian Primo Quagliano, direttore del Centro Studi Promotor, che ha un titolo molto significativo: «E nellanno orribile sboccia il fiore del tuning. Finalmente la riforma della personalizzazione dellauto».
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