Dice Chicco Testa, uno che gli ambientalisti nostrani li conosce bene perché prima di diventare presidente dellEnel ha fatto parte del movimento anti-nucleare, che i nostri verdi quando vogliono opporsi a unopera pubblica non dicono di no. Dicono di essere favorevoli al manufatto, ma contrari a come esso sta per essere realizzato. Suggeriscono modifiche: le infrastrutture potrebbero essere fatte meglio, magari in unaltra area, oppure con tecnologie diverse e così via. Prendono tempo, rimandano gli interventi, li fanno invecchiare, possibilmente dimenticare.
Anche la nostra Mercedes Bresso, presidente della Regione Piemonte e parlamentare europea fino a meno di 9 mesi fa, nel 2000, quando ancora era a capo della Provincia di Torino, furbescamente non disse no alla Tav, ma, come documenta il settimanale Diario, prese tempo, sostenendo «che la soluzione Alpetunnel avrebbe avuto un impatto a dir poco devastante. È prevista unuscita dal tunnel che avrà effetti disastrosi. Così come la stazione di sorpasso di Bruzolo e la stessa occupazione dei terreni della parte bassa della valle». Per bloccare il piano applicando in pieno la tecnica descritta da Chicco Testa la Bresso propose una soluzione alternativa, un tracciato che passasse da Oulx, scendesse a destra della Val di Susa e sbucasse in pianura per poi allacciarsi allo scalo merci di Orbassano. Lidea serviva a fermare la famosa galleria di Venaus, facendo passare i treni più in basso per poi farli risalire in terra francese. Peccato che la linea transalpina su cui la Bresso voleva far correre convogli ad alta capacità fosse a binario unico e neppure elettrificata. Insomma, per usare un termine che piace al presidente della Regione: una stupidaggine. Anzi una barzelletta. Come una barzelletta è la pretesa della signora di far credere che le sue proposte del 2000 siano state accolte nel progetto Tav di cui oggi si discute e per questo lei avrebbe cambiato parere, giudicando ora limpatto della Tav più sostenibile di prima.
Cara presidente, per quanto lei provi a giocare con le date, le sue piroette sui treni ad alta velocità restano insostenibili.
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