Nato a Gubbio nel 1884, la sua famiglia si trasferì prima a Perugia e poi a Roma. Qui il giovane Pirro frequentò il liceo «Tasso», terminato il quale, contro la volontà del padre, entrò nel Collegio Capranica, uno dei due seminari romani. Infine, dopo gli studi di filosofia e teologia allUniversità Gregoriana, nel 1907 venne ordinato sacerdote e fatto viceparroco di San Vitale. In questo periodo compose la celebre «Inni e canti sciogliamo fedeli». Scoppiata la Grande Guerra seguì i soldati come cappellano militare (in tale veste partecipò anche alla guerra successiva). Nel 1918 divenne parroco di SantEustachio e promosse lopera dei pellegrinaggi nei vari santuari mariani. Venne infatti nominato assistente spirituale dellUnitalsi. Si spinse varie volte fino in Terrasanta. A questo proposito, se fosse vissuto nel Medioevo sarebbe stato un predicatore delle crociate, visto che sosteneva la rivendicazione dei Luoghi Santi ai cattolici contro gli scismatici e i musulmani (non a caso don Pirro Scavizzi ha un posto nel mio libro I Santi Militari, edizioni Estrella de Oriente). Quando scoprirono che lo Scavizzi era un valente predicatore lo incaricarono di predicare le missioni popolari sia nelle parrocchie romane che in diverse città dItalia. Per via di questa attività, però, non poté più reggere la sua parrocchia.
Durante lultima guerra rimase famosa la novena da lui predicata davanti alla Madonna del Divino Amore per la salvezza della città di Roma. Scrisse molte opere e predicò gli esercizi spirituali in Vaticano per il Papa, il b. Giovanni XXIII. Morì nel 1964.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.