«Un Nobel deve pesarsi con la storia, non può mettersi in coda con un prefetto come tanti». Gabriele Albertini a Dario Fo. Non ha dubbi il sindaco di Milano: «Macché primarie, faccia una lista civica - magari con Adriano Celentano - e troverà tanti ammiratori». Già, Fo «è uomo della sinistra, non lex funzionario del governo che ha condiviso con noi il modello Milano». Chiamata in causa per Bruno Ferrante che «se diventerà sindaco potrà fare tanti tavoli, da nessuno dei quali si alzerà con una decisione presa». Molto critico sullex prefetto che scende in campo col centrosinistra è il suo ex principale, cioè il ministro dellInterno Giuseppe Pisanu, che parla di «scelta decisamente fuoriluogo» e che si affida allintelligenza dei milanesi «saranno loro a valutarlo». E, intanto, Ferrante incassa gli applausi della Margherita che vuole la lista unitaria: «Quella civica può essere un rischio» nota Patrizia Toia.
Può portar via voti. E, poi, cè in ballo pure la squadra di governo con lo scontro su chi sarà il numero due di Ferrante. Dettagli che non sfuggono a Tonino Di Pietro che pensando a Cofferati annuncia di appoggiare lex prefetto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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