Marianna Bartoccelli
da Roma
Nuovo scontro tra governo e opposizione sui problemi dellimmigrazione. Il ministro Pisanu non ci sta ad essere accusato di incapacità e di fallimento e di fronte allultima denuncia di Amnesty International che accusa il governo di «avere deportato» in Egitto e Libia molti immigrati (il riferimento è ai tanti sbarcati a Lampedusa che sono stati riportati negli Stati di provenienza, come prevedono gli accordi multilaterali), sostiene che è in atto una vera e propria campagna di disinformazione, violenza e terrorismo. E annunzia la sua disponibilità a riferire immediatamente in Parlamento sugli episodi di questi giorni e sul bilancio della legge Bossi-Fini.
Lennesima tragedia avvenuta ieri nel Canale di Sicilia, due morti, 11 recuperati in mare, 14 dispersi, la rivolta degli immigrati ospitati nel Centro di permanenza temporanea in via Corelli a Milano, la morte di un immigrato a Torino nel corso di controlli di polizia, i due pacchi bomba spediti al Cpt di Modena, diretto da Daniele Giovanardi (fratello del Ministro dellUdc), firmati presumibilmente dagli anarco-inurrezionalisti che da sempre puntano alla chiusura dei Centri di permanenza e alla liberalizzazione dellimmigrazione, sono tutti fatti che rendono la situazione sempre più «incandescente».
Per il ministro Pisanu è in corso una «furibonda campagna di disinformazione, di speculazione politica, di incitazione alla violenza e perfino di vere e proprie azioni terroristiche, che producono gravi conseguenze sulla sicurezza». Ed esprimendo «dolore e indignazione» sullennesima tragedia in mare, rinvia al Parlamento la necessità di prendere opportune decisioni con la più larga maggioranza possibile.
Lopposizione da parte sua punta il dito sulloperato del ministro Pisanu e lo accusa di «volere alzare dei polveroni per coprire il fallimento della legge Bossi-Fini». Per il verde Paolo Cento le «accuse del ministro di provocare conseguenze sullordine pubblico vanno rispedite al mittente». «Pisanu - sostiene Cento - non è stato in grado di fare bene il suo mestiere e di tenere separate le battaglie politiche in Parlamento e quelle del movimento no global nel Paese dalle provocazioni terroristiche». E rivendica, così come fa lArci, la battaglia contro i Cpt: «Questi centri vanno chiusi e va ripristinato lo Stato di diritto». Risponde al ministro Pisanu anche la senatrice dei Verdi, Tana De Zulueta, che definisce «preoccupanti» le sue dichiarazioni e accusa il sistema di regole che si è dato lItalia. Toni più misurati del responsabile della Margherita, Giannicola Sinisi, che si «augura che si possa arrivare ad un ripensamento delle politiche sin qui praticate dal governo». Sul «pericolo di intrecci» degli ultimi episodi con il terrorismo internazionale, interviene Giampaolo di Chiavenna responsabile del settore immigrazione per An. Mentre Ugo Parolo della Lega ribadisce che malgrado le tragedie in corso «non si devono eludere le norme in materia di diritto dasilo e non si può violare la legge».
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