Pisapia giura in consiglio Abusivi e centri sociali già gli presentano il conto

Le 17 sono passate da un minuto quando il neo sindaco Giuliano Pisapia legge il giuramento di fedeltà alla Repubblica e alle leggi. E dopo 18 anni Milano ha di nuovo un’amministrazione di sinistra. Lo sanno bene centri sociali, occupanti abusivi, clandestini e no-global che in piazza san Fedele, davanti al maxischermo, stanno già presentando il conto. Un fantastico mondo, quello di Pisapie, che già prevede uno stop al Piano di governo del territorio varato dalla giunta Moratti per «prendere in considerazione osservazioni di cittadini e associazioni». Col risultato di far impantanare il Pgt in aula. Durissimo anche l’attacco di Pisapia alla precedente amministrazione con la denuncia di «un andamento assai negativo delle entrate che compromette l’equilibrio di bilancio».

Immediata la reazione della «collega consigliera Brichetto Arnaboldi», come il nuovo presidente del consiglio Basilio Rizzo presenta Letizia Moratti al suo posto sui banchi. «Non vorrei che il suo accenno al bilancio fosse un modo per mettere le mani avanti e alzare le tariffe tra qualche settimana. Come opposizione saremo fermissimi». La sfida è partita.

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