Nessun caso burqini a Milano, ma lassessore allo Sport della Regione Pier Gianni Prosperini chiede «regole uguali per tutti». Continua a far discutere il costume utilizzato da donne di fede musulmana. A Milano pochi impianti si sono posti il problema di come affrontare la questione se si riproponesse una cliente con il costume «integralista», anche se in alcuni casi i direttori hanno dichiarato di seguire la stessa linea del collega veronese che ha chiesto le specifiche sul tessuto del burqini per far entrare la donna. «Se il tessuto del costume rispetta le norme igienico sanitarie previste nessun problema, altrimenti non si può entrare in acqua - spiegano dalla piscina di Lampugnano e SantAbbondio -. Alla persona non verrà comunque negato laccesso allimpianto ma resterà vietata lentrata in vasca se il costume non è idoneo. Abbiamo preso provvedimenti simili anche nel caso di ragazzi che volevano fare il bagno con pantaloncini e magliette, il burqini non fa differenza».
«Nelle piscine comunali si continuerà a nuotare con i costumi tradizionali - ha promesso Prosperini -. Le regole devono essere uguali per tutti, se io non posso fare il bagno in maglietta e pantaloncini nemmeno loro possono nuotare con il burqini e devono adeguarsi alle norme vigenti».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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