Via Vittor Pisani, via de Amicis e tutta la cerchia dei Navigli, via Carducci sono gli indirizzi più gettonati in fatto di sosta selvaggia. Intendiamoci, auto in divieto di sosta, in doppia o tripla fila sono una nota piaga della mobilità milanese, ma ora la sosta selvaggia è diventata un vero e proprio flagello anche per i ciclisti. In via Carducci, lungo la cerchia dei Navigli e in via Vittor Pisani nellultimo anno sono state realizzate le nuove piste ciclabili. «Rubate» a una porzione di carreggiata, sono separate dalla corsia riservata alle auto semplicemente da una doppia riga per terra. Un comodo parcheggio per gli automobilisti che non devono nemmeno salire sul marciapiede.
Labitudine a parcheggiare sulle piste ciclabili sta prendendo sempre più piede: i vigili ricevono centinaia di segnalazioni di ciclisti furibondi, costretti a fare la gimkane tra il traffico e le auto che ostruiscono la corsia a loro riservata, con buona pace per la loro incolumità. «Non era questo che intendevamo per piste ciclabili - spiega Roberto Peia, presidente di Urban bike messangers, i pony express in bicicletta - perché sono state concepite in modo poco razionale e sono poco fruibili. Via Carducci è diventata ununica area di carico e scarico, via Vittor Pisani è inaccessibile. Labbiamo sempre detto: disegnare le corsie non basta, bisogna educare i cittadini. La soluzione? Qualche multa i più». Il problema infatti gira sulle 24 ore: di giorno ne approfittano artigiani, servizi di consegna, furgoncini che riforniscono negozi, di sera i clienti dei locali.
Ma di multe sugli automobilisti indisciplinati ne fioccano parecchie: si parla di un centinaio al giorno solo nelle zone centrali. La contravvenzione ammonta a ben 80 euro. «Il problema è noto - spiega il comandante della Polizia locale Tullio Mastrangelo - e tutte le pattuglie sono state sensibilizzate al problema: gli agenti sanno- questo linput dellamministrazione - che devono controllare con particolare attenzione questi percorsi. Non solo, abbiamo fatto un accordo con Atm in base al quale anche gli ausiliari della sosta possono e devono elevare contravvenzioni alla auto in sosta sulle piste. Il risultato: facciamo un centinaio di multe al giorno solo per il divieto di sosta sulle piste ciclabili del centro e lintenzione dellamministrazione è di incrementare sempre più i controlli».
Per il segretario del Sulpm, Sindacato unitario lavoratori polizia municipale, Daniele Vincini, il problema è particolarmente sentito: «Riceviamo centinaia di proteste e segnalazioni, in via Vittor Pisani laltro giorno ho fatto 18 multe in 6 ore. Ma non ci sono abbastanza pattuglie e non ci sono le forze per dedicarne alcune solo al controllo delle piste. In più destate il personale è ridotto.
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