Diego Pistacchi
da Genova
Loro i danni a Mario Placanica li possono chiedere. Ma essere considerati responsabili delle conseguenze patite da un ex carabiniere che ha perso il lavoro e molta serenità dopo i giorni tragici del G8 del 2001, questo no, proprio non lo accettano. Haidi e Giuliano Giuliani, i genitori di Carlo, morto mentre dava lassalto a una jeep di carabinieri di leva imprigionati dalla folla dei no global che voleva linciarli, avevano spedito una raccomandata a quel giovane che sparò il colpo mortale per difendersi. Gli chiedevano i danni. Mario Placanica, oggi padre di famiglia disoccupato dopo essere stato congedato dallArma per quello choc subito nei giorni del G8 dal quale non si è mai completamente ripreso, aveva reagito decidendo di passare al contrattacco. I danni li avrebbe chiesti lui alla famiglia di Carlo Giuliani. La campagna di criminalizzazione nei suoi confronti gli aveva fruttato, oltre a nuove conseguenze psicologiche, anche una lunga serie di minacce estese a tutta la famiglia.
«Mi impegnerò personalmente a fare in modo che Placanica non cambi idea - aveva confidato al Giornale lonorevole Filippo Ascierto, responsabile della sicurezza di An, confermando lanticipazione della controquerela da parte di Placanica -. È gravissimo soprattutto il fatto che chi, borghese, parla in nome del proletariato poi pretenda denaro da un vero proletario, che vive solo di una misera pensione di invalidità da 400 euro al mese». Ora i genitori di Carlo Giuliani si ribellano. E spiegano che loro non hanno mai pensato di chiedere soldi allex carabiniere. «Da Placanica non vogliamo denaro, con la nostra raccomandata abbiamo solo evitato la prescrizione - ribatte mamma Haidi, senatrice in pectore per Rifondazione, bocciata già due volte dai futuri colleghi che non hanno voluto accogliere quelle dimissioni di Gigi Malabarba che le avrebbero spalancato le porte di Palazzo Madama -. A noi i soldi non interessano, a noi interessa un processo che attribuisca le corrette responsabilità e che risponda ai molti dubbi che nutriamo. Ci interessa una commissione di inchiesta che attribuisca le responsabilità, non solo per quanto avvenuto in piazza Alimonda, ma in tutte le giornate del G8 di Genova e ci interessa avere la risposta del tribunale di Strasburgo che attendiamo fiduciosi».
Poi però arriva laffondo contro lex carabiniere: «Placanica dovrebbe smettere di piangere miseria - incalza la madre di Carlo -. Dopo le raccolte di denaro che ci sono state, se non glieli hanno mangiati tutti gli avvocati, di soldi dovrebbe avercene molti. I carabinieri lo hanno mandato via il giorno in cui i sostituti procuratori Anna Canepa e Andrea Canciani l'hanno citato come teste nel processo del G8 contro 25 manifestanti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.