La costituzione delle fantomatiche «camicie ocra» che andranno a formare la «Guardia nazionale» teorizzata da Gaetano Saya, si sta rivelando un boomerang per quanti hanno risposto alliniziativa con gravi e seriosi comunicati politici. Al di là del fatto che lo stesso centrosinistra ha usato i voti di uno degli ideologi di questo movimento stringendo con lui unalleanza organica, resta la credibilità delliniziativa (a fine settembre è annunciata a Genova la prima uscita ufficiale) cui neppure la Digos ha ritenuto di dare troppo peso.
Chi invece fa regolarmente attività politica estremista e non porta avanti iniziative estemporanee ricevendo piuttosto il plauso e lappoggio concreto del centrosinistra e delle istituzioni locali sono i centri sociali. Questo è ciò che sostiene Gianni Plinio, responsabile Sicurezza Pdl, che sottolinea proprio questo incomprensibile strabismo politico di chi ha scatenato reazioni indignato per le parole di Saya. Tra questi, in particolare, la sindaco Marta Vincenzi che ha chiesto al Prefetto di impedire l'annunciata riunione del Partito nazionalista. Alla sindaco ha così replicato direttamente Plinio: «Anziché prendersi tanto riscaldo per un fenomeno che più che politico sembra folcloristico, la Vincenzi farebbe bene a prendere le distanze dagli attivisti dei Centri Sociali cui vuole addirittura regalare una sede in piazza Cavour - va giù diretto - A parte il fatto che la Costituzione prevede libertà di associazione ed espressione politica nel rispetto della legge, forse che più che la adunata delle camicie ocra non è grave e scandalosa l'ospitalità, a spese dei contribuenti genovesi, che la Sindaca Vincenzi si accinge ad accordare a chi si è distinto in tumulti di piazza ed in atti di violenza ai danni degli avversari politici?».
La battaglia è ormai iniziata.
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