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Il pm: «Sapevo i risultati due settimane prima»

Paola Balsomini

da Genova

Arriverà oggi a Genova il capo dell’Ufficio indagini della Figc Italo Pappa. Alcuni atti saranno trasmessi alla giustizia sportiva «Non quelli su cui stiamo ancora lavorando», puntualizzano dalla Procura. Ci saranno i documenti relativi a Genoa-Venezia e a Piacenza-Genoa; rimarranno nel capoluogo ligure invece quelli legati al filone del calcioscommesse. Se l’inchiesta sulle presunte combine si è conclusa, infatti, rimane in piedi quella molto più ampia sui risultati «indovinati» prima di scendere in campo e intanto escono i primi retroscena: «Sapevamo i risultati di determinate partite - dicono dalla Procura - due settimane prima che queste gare venissero giocate».
Tutto è nato dal controllo di due grossi professionisti delle scommesse e da questi, grazie alle intercettazioni, si è risaliti proprio alle combine che coinvolgerebbero alcuni tesserati di club, ma non le società di calcio, all’oscuro del giro di scommesse. Discorso diverso invece per l’inchiesta che riguarda Genoa-Venezia, che vedrebbe il coinvolgimento diretto del presidente Enrico Preziosi: «Sono incazzato nero ma dimostrerò la mia innocenza». Intanto è sceso in campo anche l’avvocato difensore Alfredo Biondi: «Se le notizie sono state assunte illegalmente faremo ricorso anche alla Corte costituzionale». Gli «strumenti illegali», secondo Biondi, sono le intercettazioni telefoniche, che potrebbero risultare decisive.

Soprattutto se i testi verranno forniti oggi all’Ufficio indagini della Figc.

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