Pmi Pambianchi: «Il Lazio regge la crisi»

CONFCOMMERCIO «La caduta rallenta, ci vuole ottimismo, però ancora non sappiamo quando la recessione finirà»

Pmi Pambianchi: «Il Lazio regge la crisi»

«La sfida è dura, ma Roma e il Lazio reggono bene. La caduta rallenta, è doveroso l’ottimismo». Così ha esordito Cesare Pambianchi ieri all’assemblea annuale della Confcommercio di Roma. «E’ una crisi di cui non si intravedono ancora i tempi di uscita - prosegue -. L’ultimo anno e il primo trimestre sono stati un vero bollettino di guerra. Come non si vedeva dagli anni Settanta. Ma Roma e il Lazio reggono la crisi meglio di altre parti d’Italia. Siamo una delle poche regioni con un saldo positivo nel rapporto natalità/mortalità fra imprese iscritte e cessate».
I numeri della Camera di Commercio parlano chiaro. A fronte di 6.664 imprese cessate, quest’anno si sono iscritte infatti 9.563 nuove imprese. Un dato, secondo il presidente di Confcommercio, «che è la misura del coraggio imprenditoriale: chi fa impresa ha capito che è il momento di indossare l’elmetto e stare in trincea». In altre parole, molti hanno dato fondo ai risparmi, impegnato il patrimonio fino all’ultimo centesimo. D’altra parte, a pesare sui fatturati è anche la crisi di liquidità. Parecchi si sono visti negare l’accesso al credito, altri si sono trovati costretti a rientrare dei fidi o assoggettarsi a condizioni capestro.
Di fronte a ciò, sottolinea Pambianchi, «ben vengano iniziative come quella annunciata dal presidente di Banca Impresa Lazio di istituire un fondo di garanzia di 200 milioni a favore delle imprese». Ancora meglio, «se il piano della Bil sarà pronto a decollare entro ottobre». Quanto al Governo, sono benvenute, secondo il numero uno di Confcommercio, le misure adottate da Palazzo Chigi il 26 giugno scorso per incentivare la ripresa: «Aspettiamo però i decreti attuativi per capire come i bonus alle imprese che non licenziano, o la detassazione del 50% degli utili reinvestiti, possono riguardare le imprese». E le tasse? Nessuno vuole un condono fiscale. Ma dalla crisi se ne esce tutti insieme, istituzioni e aziende, sostiene Pambianchi: «Occorre annullare le sanzioni a chi ha versato in ritardo le imposte (o i contributi) trovandosi sprovvisto di liquidità a causa della crisi». All’assemblea di Confcommercio hanno preso parte il sindaco Alemanno, il presidente della Regione Marrazzo e quello della Provincia Zingaretti. «A luglio - annuncia Alemanno - partiremo con una grande battaglia frontale contro abusivismo commerciale e contraffazione. Serve una nuova ordinanza per rendere più incisive le norme contenute nella nostra ordinanza sui borsoni contro chi acquista merce contraffatta. Nessuno se la sente di fare multe da 3mila euro ai clienti, servono sanzioni più attente».

Bisognerà invece aspettare la fine dell’anno per il piano del commercio: «Un’araba fenice, tante volte annunciata, ma sempre rinviata. Il piano andrà condiviso con Confcommercio e altre associazioni di categoria. Obiettivo: trovare il giusto equilibrio tra grande e piccola distribuzione, lotta all’abusivismo, regole chiare».

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